Il concetto del perdono: come insegnarlo ai bambini dell’asilo

I bambini dell’età prescolare che frequentano l’ asilo nido o la scuola dell’infanzia, sono delle piccole creature che giorno dopo giorno acquisiscono concetti per loro nuovi, come il concetto del perdono e imparano ad affrontare le situazioni che gli si presentano nel modo più naturale possibile. La crescita dei bambini, in questa fase della vita, è in continua evoluzione, il loro comportamento è sicuramente influenzato dal contesto scolastico, familiare e sociale che li circonda. L’educazione di un bambino non avviene soltanto attraverso le parole, ma in particolar modo tramite i fatti, gli esempi che gli adulti manifestano ai bimbi, con i loro gesti e le loro azioni, per questo motivo è importante che il bambino possa avere un metodo coerente di insegnamento sia a casa che a scuola, altrimenti si rischia di confonderlo. Trascorrendo gran parte della giornata nell’ambiente scolastico, il bambino riesce a relazionarsi con altri piccoli individui come lui e scoprire sentimenti nuovi e insoliti, come il concetto del perdono, ovvero quell’atto di amore che cancella la sensazione di rabbia e risentimento nei confronti di una persona, che ha causato un danno o un’offesa. Non è semplice spiegare un sentimento così importante e complesso ad un bambino, ma con piccoli gesti sarà molto facile trasmetterlo anche ai più piccoli.

Spiegare il concetto perdono nell’ambito scolastico
Il ruolo dell’educatore è estremamente delicato, riuscire a gestire e allo stesso tempo educare tanti piccoli bambini, non è certo semplice, soprattutto se si considera il fatto che ogni bimbo è un soggetto unico, con una propria sensibilità e un proprio modo di approcciarsi alle più svariate situazioni. Dopo aver subito un torto, legato ad giocattolo rotto, un oggetto sottratto o una parola cattiva, il bambino “vittima” inizia a maturare un sentimento di tristezza e rabbia nei confronti del compagnetto che lo ha provocato. Il problema per un adulto sta proprio nel capire quale sia il metodo corretto per affrontare la situazione. Innanzitutto è bene non minimizzare il sentimento del bambino, l’educatore in questo caso deve immedesimarsi nei suoi panni, cercando insieme di trasformare l’offesa in un pretesto per crescere e diventare una tacca più grande. In che modo? È necessario, quando si vuol spiegare un concetto ad un bimbo, calarsi fisicamente al suo livello e guardarlo negli occhi, spiegando che il compagno ha sbagliato, perché non è giusto rubare il giochino, ma alla fine non è un’azione così grave, può capitare a tutti di sbagliare. In questo caso è bene far ricordare al bimbo che anche lui, probabilmente in diverse occasioni, ha fatto qualche monelleria nei confronti di mamma o papà, ma loro lo hanno perdonato, perché hanno capito l’errore. Ecco, la chiave è proprio quella di far collegare il concetto del perdono come reazione positiva ad un’azione sbagliata. Il bimbo che ha subito un torto si sentirà più forte e più grande se paragonato ai suoi genitori ” Come fa la mamma quando rompi qualcosa? Prima è triste, però poi ti perdona, perché capisce che può capitare di sbagliare”. Il passo successivo è senza dubbio quello di far fare pace ai bimbi coinvolti nella disputa, affermando chiaramente che quello che è successo non accadrà più, perché loro sono amici e ci si deve sempre perdonare.

Il concetto del perdono a casa
La mamma e il papà conoscono fin troppo bene il sentimento del perdono, soprattutto quando si tratta di perdonare il proprio cucciolo, ma attenzione che questo sentimento non venga travisato dal bambino in modo sbagliato “ho rotto un piatto, tanto mamma non si arrabbia”. Il perdono è un sentimento nobile che non deve essere utilizzato come pretesto per viziare il bambino. È giusto perdonare, lo si fa automaticamente con il proprio figlio, ma è bene far notare al bambino il sentimento che la mamma prova nell’istante in cui subisce un torto, dapprima è triste ma poi comprende e perdona. I genitori devono continuamente spiegare al bambino che nonostante si possa subire un’offesa è bene reagire positivamente e non rimuginare troppo il risentimento, ma è pur necessario che il bimbo capisca di aver sbagliato e colga l’errore come ottima occasione per non riproporre un’altra volta lo stesso comportamento. Nel caso in cui ci sia un fratellino o una sorellina in casa, è fondamentale dimostrare che bisogna andare oltre al torto subito e continuare a giocare insieme, sempre nel rispetto reciproco e delle regole.

Il sentimento del perdono in ambito extra scolastico
Molti bimbi già in tenera età frequentano corsi sportivi o luoghi ludici, nei quali hanno l’opportunità di rapportarsi con i loro coetanei. In questi luoghi le liti sono all’ordine del giorno, a tal proposito il ruolo dell’adulto è fondamentale per mediare il rapporto tra i bambini e spiegare loro che non bisogna disturbare il compagno, ma non bisogna neanche arrabbiarsi e adirarsi contro chi si comporta male. La convivenza e la condivisione non sono esperienze semplici da effettuare per un bambino, ma con il rispetto delle regole e con l’aiuto del perdono ogni ostacolo sarà facile da superare.

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