5 attività per Educatrici di Asili nido per incoraggiare lo sviluppo sociale

Lo sviluppo sociale è un aspetto importante della crescita dei bambini e riguarda le modalità con cui interagiscono con i coetanei e gli adulti. Comprende l’apprendimento di schemi di comportamento e atteggiamenti, ma anche le emozioni e i sentimenti che i più piccoli sperimentano, confrontandosi con gli altri. Un corretto sviluppo sociale è fondamentale per aiutare il bambino a costruire la propria autostima e la fiducia nel mondo circostante. Gli educatori di asilo nido possono incoraggiare lo sviluppo delle competenze sociali dei bambini, attraverso l’esecuzione di alcuni giochi specifici, mirati a migliorare le loro capacità interattive. In questo articolo ti proponiamo 5 attività per incoraggiare lo sviluppo sociale nella scuola dell’infanzia.

Gioco del salta giocattolo

Il gioco del salta giocattolo è un’attività che promuove la cooperazione tra i più piccoli, favorendone lo sviluppo delle competenze sociali. Può essere condotto con bambini dai 30 ai 36 mesi, in asilo. Lo scopo educativo di questo gioco consiste nello spingere i bambini a cooperare tra loro per il raggiungimento di un obiettivo comune. Inoltre consente di sviluppare le abilità motorie, aiutandoli a migliorare la coordinazione dei propri movimenti con quelli dei coetanei. L’attività deve essere svolta in uno spazio ampio dove i bambini, divisi in coppie, possono muoversi liberamente. A tal proposito, l’educatrice deve assicurarsi che non ci siano ostacoli che possano mettere a rischio la sicurezza dei bambini. Inoltre, deve scegliere accuratamente il giocattolo da utilizzare per il salto. Quest’ultimo deve possedere le seguenti caratteristiche: deve essere morbido e avere un peso medio, in modo da formare una conca sul telo. L’educatrice deve proporre il gioco, insieme ad un collega, mostrando alla classe come far saltare il giocattolo, tirando contemporaneamente i quattro angoli di un lenzuolo. In seguito bisogna incitare i bambini a provare l’attività e a scegliere un compagno con cui eseguirla. Il gioco del salta giocattolo è generalmente molto apprezzato dai più piccoli e permette di far emergere spontaneamente comportamenti di collaborazione reciproca.

Gioco del bruco cooperativo

Il bruco cooperativo è un gioco educativo che mira ad incentivare la cooperazione tra bambini, durante le attività di gioco libero. Può essere eseguito con bambini dai 2 anni e mezzo fino ai 3 anni d’età. Promuove diverse abilità, quali la coordinazione motoria, il movimento in sequenza e l’assunzione di ruoli specifici all’interno del gruppo di gioco. Questa attività va effettuata in uno spazio grande, come ad esempio una palestra oppure un giardino, privo di ostacoli e barriere architettoniche. L’educatrice deve chiedere ai bambini di collaborare per trasportare un bruco giocattolo, lungo un percorso prestabilito. Il bruco può essere costruito utilizzando dei vecchi collant e riempiendoli con della gomma piuma o dei fagioli. Inoltre, dovrà essere diviso in sezioni, ognuna con una lunghezza di 70 cm ciascuna, in modo da essere spostata agevolmente da ogni partecipante. In alternativa ai collant, si possono usare vecchi stracci, teli e calzini. Ancora, il bruco può essere decorato e personalizzato dai bambini con oggetti di riciclo, favorendo così la creatività e la comunicazione.

Sfide e competizioni a coppie

I giochi di coppia sono un valido metodo per aiutare i bambini a sviluppare la competizione e a collaborare nelle relazioni sociali tra i pari. Il compito dell’educatrice è quello di stimolare le coppie di bambini a gareggiare tra loro. Per farlo, può utilizzare dei materiali d’uso comune, come scatole e scope, e fingere, ad esempio, che siano delle automobili con cui i piccoli dovranno sfidarsi. Ciò incita lo scambio verbale e permette loro di confrontarsi. Altre attività simili, consistono nel chiedere ai bambini di collaborare per spingere carriole, passeggini, sacchi e scatole piene di giocattoli. La valenza educativa di questi compiti è rappresentata dallo sforzo comune che richiedono, per essere portati a termine. Questo genere di attività sono molto gradite dai bambini di questa età e possono mantenere alta la loro motivazione anche per diversi minuti.

Dado emozionale

Entrare in relazione con i pari, richiede lo sviluppo di competenze socio-emotive che possono essere esercitate attraverso l’attività del dado emozionale. Questo strumento si può utilizzare con bambini dai 18 mesi in poi e serve a migliorare la loro capacità di riconoscere e verbalizzare le emozioni. Per realizzare il cubo si può usare una scatola di cartone quadrata. Su ognuna delle sei facce, deve essere posta una foto di un volto umano, raffigurante una delle sei emozioni fondamentali, quali: gioia, tristezza, paura, rabbia, disgusto e sorpresa. Bisogna costruire un cubo per ogni bambino. In seguito, l’educatrice chiede ad ognuno di loro di lanciarlo e di nominare l’emozione corrispondente. Questo gioco spesso incentiva un dibattito sulle emozioni, che può essere stimolato chiedendo ai bambini di fare un esempio di una situazione in cui quell’emozione si manifesta.

Giochi di ruolo

I giochi di ruolo richiedono ai bambini di immedesimarsi in persone e situazioni specifiche, aiutandoli a sviluppare diverse competenze sociali. Durante il gioco, i bambini socializzano tra loro e imparano come comportarsi in alcune situazioni sociali, come, ad esempio, andare dal dottore o andare a scuola. In questo caso, l’educatrice deve mettere a disposizione dei bambini dei giocattoli tematici, all’interno di un contesto di gioco libero, e osservare quanto avviene spontaneamente tra i piccoli. Può intervenire solamente in caso di pericolo. L’assenza di direttive da parte di un adulto, permette ai piccoli di esprimersi liberamente, dando sfogo alla loro immaginazione e mettendo in pratica la loro esperienza. Inoltre, favorisce i processi di imitazione e apprendimento dei ruoli sociali.

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