L’importanza dell’insegnamento della musica all’asilo

La musica è la lingua dello spirito. La sua segreta corrente vibra tra il cuore di colui che canta e l’anima di colui che ascolta.
(Kahlil Gibran)

Una definizione davvero stupenda, per uno degli elementi che rendono più bella la nostra vita e che sono capaci di renderci persone migliori a tutte le età.
I bambini, in particolare, sono naturalmente attratti dalla musica, quel linguaggio universale in grado di toccarci nel profondo e comunicarci emozioni e sentimenti senza bisogno di usare parole.
E la musica è un toccasana che fa bene sempre ma che, in particolare nella prima infanzia, svolge un ruolo fondamentale portando numerosi benefici psichici, fisici ed educativi.

Perchè la musica fa cosi bene?
E’ ormai dimostrato, da numerosi studi, che l’ascolto della musica agisce su diverse parti del nostro cervello migliorandone le capacità cognitive; ha inoltre un effetto rilassante (soprattutto la musica classica) poichè influisce sulla pressione arteriosa e sul battito cardiaco; rinforza la capacità di attenzione, aiuta la coordinazione motoria tramite la danza e soprattutto, aspetto da non sottovalutare assolutamente, è in grado di infondere allegria e buonumore.

Quale musica ascoltare con i bambini?
I bambini, sin dalla nascita, sono come un libro aperto sul quale scrivere una nuova storia, non hanno preconcetti nè preferenze verso un tipo di musica piuttosto che un’altra.
Ci sono comunque musiche più adatte ai bambini, soprattutto se neonati, come ninne nanne, musica classica, o filastrocche cantate capaci di rilassare ed accompagnare il bambino verso il sonno.
Già in età da asilo nido i bambini sono in grado di apprezzare le canzoncine espressamente scritte per loro (intramontabili quelle dello Zecchino d’Oro), ma anche pezzi di musica pop e rock che gli permettono di scatenarsi e scaricare tutte le energie che racchiudono. Quando diventano più grandicelli potranno amare anche il rap.

Quando ascoltare musica con i bambini?
Ogni momento della giornata può essere quello giusto, avendo cura di scegliere musiche adatte a quello che si sta facendo: più rilassante se si stanno svolgendo giochi o attività che richiedono attenzione o concentrazione o se si sta andando verso il momento della nanna, più movimentate nel momento del gioco più fisico o di attività motoria. Anche durante i traferimenti in auto i bambini amano ascoltare musica, magari le canzoni scritte appositamente per loro che si possono cantare insieme a mamma e papà. E’ un suggerimento che gli insegnanti della scuola dell’infanzia potrebbero dare ai genitori.
Avere una base musicale non invadente, anche a basso volume, aiuta a svolgere le attività in classe poichè migliora il livello di attenzione, e sappiamo che tanti bambini riescono a rimanere concentrati solo per periodi davveri brevi.

La musica che educa
La musica è un vero e proprio strumento educativo a disposizone degli insegnanti, poichè permette di intervenire in diversi ambiti della formazione del bambino. Purtroppo, spesso, non viene valorizzato come merita. Vediamo nel dettaglio in quali campi agisce principalmente l’educazione musicale:

– aiuta a sviluppare l’attitudine all’ascolto, ciò permette al bambino di raggiungere un maggiore livello di attenzione uditiva che lo porterà, successivamente, all’ascolto di sé e dell’altro

– aiuta a prendere coscienza del proprio corpo, che spontaneamente segue il ritmo della musica

– migliora la coordinazione motoria, tramite la danza, spontanea o guidata tramite esercizi mirati

– sviluppa le abilità musicali del singolo, avvicinando il bambino ad alcuni strumenti musicali, selezionati in base all’età

– permette di scoprire e sviluppare le capacità vocali, tramite il canto o la ripetizione di filastrocche in musica

La musica etnica e le danze popolari

E’ questo un tipo di musica molto amato dai bambini, perchè permette loro di esprimersi attraverso la danza insieme ai loro compagni. Ed è un tipo di musica perfetto per educare alla diversità, all’accoglienza, alla comprensione dell’altro, all’apertura verso altre culture e tradizioni.
Se avete in classe bambini non italiani, è utile procurarsi le musiche tradizionali di ogni paese di provenienza, ascoltarle e danzarle insieme, in modo da condividere le origini di ciascuno e accorciare le distanze con paesi e culture che ci sembrano lontani. I bambini apprezzano, perchè così conoscono meglio il loro amico del cuore. E soprattutto perchè queste musiche sono perfette da danzare indossando i costumi tradizionali di luogi esotici e tanto lontani che, in questo modo, non saranno più cosi tanto sconosciuti. E sono perfette anche per imbastire un piccolo spettacolo da presentare ai genitori come chiusura dell’anno scolastico.
Divertimento, collaborazione, conoscenza, ascolto, movimento, allegria, impegno, coordinazione: non esite strumento educativo più completo.

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