Cosa fanno gli asili negli altri paesi per essere all’avanguardia

Una ricerca ISTAT rivela che in Italia circa il 12% dei bimbi frequenta gli asili nido. I risultati sono allarmanti se si pensa che solo 1 bambino su 8 usufruisce dei servizi educativi di una scuola dell’infanzia di qualità. É un dato di fatto che nei paesi nord europei il sistema scolastico funzioni molto meglio. Ma perché? Cosa fanno per essere all’avanguardia?

Asili nido europei: punti di forza

Nei Paesi Europei l’educazione scolastica è alla base della crescita del bambino. Negli asili e nei giardini dell’infanzia i servizi offerti sono di alto livello qualitativo. I Paesi dell’Unione Europea, infatti, da anni cercano di raggiungere due importanti obiettivi:

– un’assistenza garantita per almeno il 90% dei bambini dai 3 fino ai 15 anni (età dell’obbligo scolastico);

– servizi di qualità per almeno il 33% dei bimbi d’età inferiore ai 3 anni.

Le strutture per l’infanzia non soltanto risultano essere all’avanguardia, ma sono adeguate alle esigenze dei bimbi ed anche delle aspettative dei genitori. In particolare i governi europei condividono dei punti standard che valgono tanto per gli asili nido privati quanto per quelli pubblici. Le scuole dell’infanzia europee hanno l’obbligo di garantire sicurezza e serenità ad ogni bambino, nonché a tutti i genitori. A tal proposito, gli istituti scolastici nordici vengono regolarmente ispezionati e valutati da un organo indipendente. I controlli avvengono periodicamente, a seguito dei quali le strutture vengono classificate in eccellenti, buone, oppure bisognose di migliorie. I punti di forza degli asili nord europei per essere all’avanguardia si possono sostanzialmente riassumere in alcuni punti:

Ambiente a misura di bambino. La sala principale viene ampiamente vissuta dai piccoli per apprendere, sperimentare, giocare oppure rilassarsi. Suddivisa in aree a tema, comprende un’ampia varietà di giochi educativi tra: strumenti musicali, cucine, banchi degli attrezzi e costumi vari. Non mancano aree adibite al “lavoro”, dove i bimbi possono liberamente sporcarsi e sporcare. Questi ambienti, provvisti di diversi materiali, stimolano la creatività dei piccoli con attività sensoriali e di pittura. All’interno della struttura, si trova il Quiet Time (=momento di calma) ovvero un angolo con libreria dove i bimbi possono tranquillamente rilassarsi (seduti o distesi sui comodi divanetti oppure sui morbidi cuscini), ascoltando le fiabe più note ed i racconti recitati dalle educatrici con suoni e toni diversi per catturare e mantenere viva l’attenzione dei piccoli spettatori.

Utilizzo dei metodi montessoriani e steineriani. Gli asili nido europei fondano le loro basi educative sul metodo di Maria Montessori e di Rudolf Steiner. Secondo la capostipite della pedagogia moderna, il bambino è per sua natura amante dell’ordine, è disciplinato e serio. Stimolato da educatrici o educatori discreti ed umili, con materiali pedagogici adatti, può autoeducarsi. Le figure professionali delle scuole dell’infanzia nord europee, puntano pertanto a coltivare talenti dalle grandi potenzialità e capacità, ma con un forte senso di comunione e fratellanza. I bambini vengono lasciati liberi in modo da sviluppare la loro creatività ed identità. Hanno bisogno, infatti, di sentirsi trattati da grandi, dimostrando così agli adulti di essere capaci di svolgere compiti anche difficoltosi per la loro età. I piccoli vengono incoraggiati, senza evidenziare costantemente i possibili difetti o insuccessi. Il metodo del filosofo, pedagogista ed esoterista Steiner basa l’educazione dei bimbi sulla valorizzazione dell’arte e dei lavori manuali mediante l’impiego di giochi semplici e rudimentali che stimolano la creatività del bambino, senza condizionamenti provenienti dal mondo adulto. Ogni bimbo ha tempi e ritmi differenti che vengono comunque rispettati senza forzature. Le educatrici e gli educatori, in questo contesto, rappresentano un vero modello nonché un’importante guida per il confronto.

Rapporto con i genitori. Le educatrici provvedono ad uno scambio continuo di informazioni con i genitori, mediante la compilazione di un diario giornaliero (consultabile in qualsiasi momento della giornata), di un report degli incidenti e le comunicazioni dello stato di salute. Periodicamente, poi, vengono inviate newsletter alla casella di posta elettronica di mamma e papà e vengono organizzati incontri tra educatori e genitori. D’altro canto, questi ultimi hanno degli obblighi nei confronti della struttura e dei suoi componenti. Infatti, è di fondamentale importanza che comunichino agli educatori l’assenza del bimbo per precarie condizioni di salute, specie se si tratta di malattie virali. In tal senso, il personale della scuola dell’infanzia potrà attivarsi contattando i genitori dei compagnetti al fine di tutelare i propri cuccioli.

Rapporto con i bambini. Ogni bimbo ha un’educatrice di riferimento, definita key person (=persona chiave), che ha il compito di verificare la correttezza di esecuzione di tutte le attività educative, tenendo sempre conto dei bisogni personali di ognuno di loro. Questa figura costituisce un vero e proprio punto di riferimento per gli alunni nonché per gli stessi genitori.

Valorizzazione degli alunni. Ogni lavoro eseguito viene inserito in un cartellone dei successi. I bimbi hanno così la possibilità di mostrare con orgoglio a mamma e papà il frutto del loro impegno.

Scelte alimentari salutari. I pasti distribuiti quotidianamente ai piccoli sono indiscutibilmente salutari, equilibrati e nutrienti. All’interno della sala mensa, le strutture dell’infanzia europee non ammettono bevande gassate oppure zuccherate, neppure per le feste di compleanno. La merenda è un momento speciale, in cui i bimbi si esercitano a diventare sempre più indipendenti ed autonomi, senza paura di sporcarsi o di sporcare. Imparano a versare l’acqua nel bicchiere ed a berla. Impugnano posate di plastica, tentando (ma anche qualche volta fallendo) di prendere il cibo e portarlo correttamente alla bocca. In questo modo i bimbi assimilano, sperimentano, toccano gli alimenti, divertendosi.

Gioco all’aperto. Qualsiasi sia il clima, i bambini vengono lasciati liberi di giocare all’aperto, nel cortiletto dell’asilo nido. I bimbi hanno a disposizione 45 minuti per divertirsi in caso di giornate particolarmente calde e soleggiate; mentre 15 minuti saranno sufficienti durante le giornate fredde e nuvolose. Tuttavia, piogge e neve non impediscono le uscite in cortile che vengono vissute dai piccoli come momenti unici da vivere intensamente. I bambini non vengono condizionati nella scelta dei giochi. Sono completamente liberi di andare in bici oppure su di un monopattino. Non mancano gli evergreen come l’altalena, la palla oppure lo scivolo. Piccole casette in plastica ospitano cucine e moderni banchi di lavoro con vari attrezzi. I bimbi amanti della natura e con il pollice verde possono divertirsi a prendersi cura delle piantine. In questi momenti gioiosi, i piccoli possono intrecciare nuove amicizie e confrontarsi con i propri coetanei.

Mettere in ordine. Dopo il divertimento o qualsiasi attività educativa inizia il rituale del tidy up (=riordinare). I piccoli intonano una canzoncina e tutti insieme ripongono giochi ed oggetti vari al posto giusto, chiaramente guidati dalle educatrici. C’è da dire che, nel nord Europa, specialmente in Inghilterra, i bambini vengono abituati all’ordine sin dai primi mesi. Riporre tutto negli armadi o sugli scaffali di casa propria o degli amici diventa parte del divertimento anche per gli adulti.

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