Ecco le 10 tecniche di primo soccorso per i bambini da 3 a 6 anni

Quando si ha a che fare con i bambini è estremamente necessario conoscere le principali tecniche di primo soccorso in modo tale da essere pronti ad intervenire in qualsiasi tipo di circostanza.

Una delle prime manovre da conoscere è quella grazie alla quale è possibile disostruire le vie aeree del bambino. Si tratta di una manovra davvero molto semplice che può rivelarsi sempre molto utile. L’ostruzione delle vie aeree si verifica quando il bambino ingerisce un corpo estraneo. Per prima cosa, è necessario specificare quali sono le azioni da non fare. Il bambino, ad esempio, non deve essere messo a testa in giù. Altrettanto sbagliato è mettere le mani nella bocca del bambino. In questo modo, infatti, difficilmente si riuscirebbe ad eliminare il corpo estraneo. La manovra corretta da fare, come anticipato, è davvero molto facile. Bisogna afferrare il piccolo per la mandibola tenendogli aperta la bocca e metterlo su un piano inclinato verso il basso. A questo punto sarà necessario dare cinque pacche cosiddette interscapolari con uscita laterale. Nel caso in cui l’ostruzione non riuscisse ad uscire, sarà necessario girare il bambino sulla schiena mantenendolo, comunque, in una posizione inclinata. A questo punto, sarà opportuno fare cinque pressioni al centro del petto del bambino. Questa manovra dovrà essere ripetuta fino a che il bambino non riuscirà ad espellere il corpo estraneo.

E se un bambino dovesse ustionarsi? Anche in questo caso, è opportuno imparare la manovra corretta da mettere in atto. Per prima cosa, è opportuno fare presente che quando si parla di ustioni si fa riferimento al danneggiamento della superficie esterna del corpo. Essa può palesarsi sia a causa di temperature eccessivamente alte o basse. Le ustioni sono di tre diversi gradi. Il primo grado indica un’ustione leggera, il secondo comporta la comparsa di bollicine e il terzo, invece, genera la cosiddetta carbonizzazione della cute. Oltre a capire il grado dell’ustione, è necessario indagare in merito all’estensione nel corpo. Per capire l’effettiva estensione dell’ustione è necessario tenere a mente che il palmo della mano rappresenta un centesimo della superficie del corpo. Basterà, quindi, fare riferimento alla mano per capire la reale estensione dell’ustione. Cosa fare, dunque? In prima istanza, è fondamentale raffreddare la parte interessata dall’ustione con un getto d’acqua freddo ma non violento. In questo modo, l’ustione cesserà immediatamente il processo distruttivo sulla pelle. Se la parte ustionata risulta essere molto grande, sarà necessario bagnare un asciugamano da appoggiare sulla parte interessata. L’asciugamano dovrà essere cambiato con molta frequenza in modo tale da mantenere la temperatura bassa.

In caso di tagli o ferite superficiali, la prima e più importante cosa da fare è disinfettare la parte interessata ed applicare un cerotto. In questo modo si avrà la possibilità di fermare il sangue e di placare il dolore. Ovviamente, bisognerà utilizzare l’apposito kit di pronto soccorso in cui si ha la possibilità di trovare sia l’acqua ossigenata che i cerotti e le fasce per un eventuale bendaggio. Prima di procedere con l’applicazione del cerotto, è opportuno assicurarsi che nella ferita non siano presenti corpi estranei.

Dovete recarvi in gita al mare e vorreste sapere cosa fare nel caso in cui in bambino dovesse azzardare troppo in acqua? Se un bambino dovesse aver bevuto dell’acqua di mare durante il bagno, la prima cosa da fare è portarlo in un luogo asciutto e stenderlo su un piano rigido. Subito dopo, sarà necessario mettere il piccolo il posizione laterale in modo tale da consentirgli di espellere l’acqua dalla bocca. Rimanendo in tema di mare, i piccoli in una tranquilla giornata in spiaggia potrebbero dover fare i conti con punture di tracina o di medusa. Le tracine possono essere davvero molto dolorose e uno dei rimedi più efficaci oltre all’ammoniaca è rappresentato dalla sabbia bollente. Mettere il piede del bambino nella sabbia bollente allevierà moltissimo il dolore. Le punture di meduse, invece, devono essere considerate e trattate a tutti gli effetti come ustioni. Per tale ragione, è opportuno applicare sulla zona interessata una pomata apposita che sarebbe opportuno procurarsi prima di recarsi al mare.

La febbre è uno dei sintomi più comuni, sia tra i grandi che tra i più piccoli. Nel caso in cui dovesse presentarsi uno stato febbrile, la prima posa da fare è somministrare al bambino un antipiretico.
La febbre, inoltre, alle volte può causare convulsioni. Di per sè, le convulsioni non sono eccessivamente preoccupanti ma, in ogni caso, è necessario fare in modo che il piccolo non si faccia male. Per tale ragione, è opportuno circondarlo di oggetti morbidi che, dunque, non possano ferirlo. Inoltre, il piccolo dovrà essere messo in una posizione piana.

Cosa fare di fronte ad un trauma cranico causato da un colpo più o meno violento alla testa? Anche se si tratta di un trauma piccolo è sempre meglio non sottovalutare alcun genere di sintomo. I bambini molto spesso sbattono la testa e,pertanto, spetta proprio agli adulti capire quando la situazione necessità più attenzione. Ma quali sono le variabili che consentono di capire l’entità effettiva del trauma? Dipendentemente dall’ematoma, si avrà la possibilità di capire l’entità del trauma. Nel caso in cui il bambino dovesse vomitare, le pupille si presentassero una diversa dall’altra o il piccolo palesasse disturbi della parola, bisognerò chiamare immediatamente i soccorsi. In ogni caso, la cosa migliore è applicare del ghiaccio sulla parte interessata.

Nell’eventualità in cui il bambino dovesse presentare una contusione e/o una distorsione. La prima cosa in assoluto da fare è procurarsi del ghiaccio da mettere sulla zona interessata. Inoltre, è utile dare al piccolo della Tachipirina in modo tale da alleviare il dolore. Cosa non fare, invece? Applicare pomate, massaggiare la parte e applicare bendaggi troppo stretti è assolutamente sconsigliato. In questo modo, infatti, non si farebbe altro che alterare ulteriormente la zona interessata.

Nel caso del laringospasmo, è opportuno tenere presente che esso può essere causato da allergie o da specifiche patologie di natura infiammatoria. La prima cosa da fare è umidificare l’aria. Bisognerà andare in bagno, chiudere porte e finestre e far uscire dell’acqua calda dai rubinetti. Grazie all’umidità presente nell’aria, i sintomi andranno lentamente scomparendo.

Cosa dire, poi, del colpo di calore? Anche in questo caso si ha la possibilità di intervenire i maniera decisamente tempestiva. Per prima cosa, bisognerà portare il bambino in un luogo fresco e dargli da bere. Inoltre, sarà necessario bagnare la testa del piccolo in modo tale da abbassare la temperatura.

Infine, le manovre giuste per gestire l’epitassi sono semplici e, pertanto, facili da ricordare. In primo luogo, è necessario posizionare il bambino con la testa in avanti al fine di far uscire il sangue. Al bambino, poi, deve essere soffiato il naso più di una volta. Volendo, si può anche applicare del ghiaccio sulla radice del naso. Dopo aver effettuato tali manovre, il sanguinamento dovrebbe terminare.

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