La malattia di Lyme è causata da un batterio, denominato “Borrelia burgdorferi”, che molto spesso attacca topi e cervi. Questo batterio può comunque diffondersi anche tra gli esseri umani mediante i morsi delle zecche che attaccano questi animali. Non si tratta di una patologia contagiosa, ma se non si interviene in tempo le sintomatologie possono peggiorare. Per questo motivo è molto importante proteggere i bambini dall’attacco di questi parassiti e nel caso si verifichi l’insorgere di disturbi specifici della malattia è indispensabile saper prendere i giusti provvedimenti con le dovute precauzioni, in modo tale da favorire una rapida guarigione.
Queste zecche sono presenti in varie parti del mondo, dall’Asia agli Stati Uniti e in Europa. Negli ultimi periodi sono stati diagnosticati oltre 300.000 casi, ciò significa che la diffusione di questo batterio tende ad aumentare di anno in anno.
Riconoscere i sintomi della patologia di Lyme nei bambini dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia potrebbe risultare piuttosto complesso, ma attraverso alcuni utili accorgimenti è possibile stabilire quando i disturbi legati a questa malattia sono in atto.
La prima cosa da fare è essere informati sul tempo di incubazione della patologia, infatti se un bambino è stato morso da una zecca, i primi disturbi tendono a comparire generalmente entro tre giorni, ma a seconda dei casi possono impiegare un mese. Quindi è opportuno tenere sempre sotto controllo la zona interessata dal morso per intervenire in tempo qualora fosse necessario.
Per riconoscere la malattia di Lyme nei bambini dell’asilo è buona norma saper individuare gli sfoghi cutanei nella zona circostante il morso. Si tratta infatti di uno dei primi disturbi che caratterizza questa patologia, che tende a manifestarsi sotto forma di eritema dalla forma circolare. Col passare dei giorni questa macchia tende ad ampliarsi e la zona circostante assume un colore rosa e in altre zone rossastro. Occorre inoltre tenere in considerazione che man mano che l’infezione si espande, potrebbero formarsi ulteriori eritemi.
Tale sintomatologia, col trascorrere del tempo, può causare dolore ed irritazione anche lungo la zona cutanea circostante il morso. Toccando l’eritema nella maggior parte dei casi si può notare che la parte interessata risulta più calda e in casi più rari può provocare prurito associato a bruciore.
La malattia di Lyme è maggiormente pericolosa quando non si forma alcun tipo di eruzione: ciò significa che l’infezione si diffonde nel sangue, ma non comporta sintomi visibili. Questa condizione è rischiosa per la salute, poiché può intaccare altri organi vitali come articolazioni e sistema nervoso, senza che il soggetto se ne accorga. Pertanto, in presenza di sfoghi cutanei è consigliabile un consulto pediatrico immediato.
Oltre alle irritazioni cutanee, è possibile riconoscere la malattia di Lyme mediante sintomi influenzali. Infatti i bambini colpiti dal morso potrebbero anche soffrire di disturbi come febbre, debolezza, mal di testa e ingrossamento dei linfonodi. Anche in questo caso è opportuno portare immediatamente il bambino dal pediatra, il quale somministrerà le cure necessarie.
Non sono da sottovalutare infine i cambiamenti comportamentali nei bambini, poiché non sempre sono in grado di comunicare ciò che provano. E’ buona norma quindi prendere le dovute precauzioni qualora il soggetto morso dalla zecca inizi a comportarsi diversamente e a manifestare disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, vertigini, senso di confusione, febbre frequente, dolori articolari e sensibilità alle fonti di luce.
Il soggetto affetto dalla patologia dovrà essere visitato urgentemente da un pediatra che gli prescriverà una terapia antibiotica in base all’età e al grado della sintomatologia, in modo tale da eliminare i batteri che hanno provocato la malattia di Lyme.