Dopo aver viaggiato per il mondo ed essersi confrontata con esperti e studiosi d’infanzia, la regista Estela Renner ha deciso di girare un film sullo sviluppo dei bambini: L’inizio della vita.
Estela sostiene che il cervello dei neonati nei primi mesi di vita non sia un contenitore totalmente vuoto come molti credono.
Negli ultimi decenni la scienza ha dimostrato che il bambino nei primi mesi di vita seleziona quali nozioni apprendere, non è una tabula rasa in grado di assorbire qualunque cosa.
Nel film documentario “L’inizio della vita” la regista sviluppa e analizza questa frase : “Quando i bambini nascono, sono già piccoli scienziati che esplorano il mondo“.
Vi sono molti avvenimenti della vita quotidiana e l’apprendimento è presente anche nelle attività più banali. Ogni bambino come ogni persona adulta possiede grandi capacità proprie.
Il documentario è visionabile su Netflix, Itunes, Googleplay e sul sito ufficiale. Unicef prima dell’uscita ufficiale del film offriva la possibilità di vedere alcune parti del film.
Per la realizzazione del trailer sono state utilizzate quattro lingue perché i personaggi del documentario, i bambini e i genitori, sono di diverse nazionalità.
La regista durante il viaggio ha potuto osservare e analizzare diverse situazioni, da cui è emerso che il ruolo dell’adulto è fondamentale per la crescita del bambino. Il genitore, infatti, deve essere in grado di costruire un ambiente in cui vi siano le giuste dosi di libertà e sostegno, in questo modo il bambino può imparare e crescere con l’amore dei propri genitori. Non a caso, i bambini che hanno passato la loro infanzia nell’amore hanno più probabilità di conseguire gli studi e diventare degli adulti produttivi. Vengono definiti “bambini più sani“.