Realizzare un asilo in una struttura eco-sostenibile è un’idea straordinaria e di grande attualità. E non solo perché avrebbe un impatto meno dannoso sull’ambiente, ma anche perché avvicinerebbe i bambini ad un tema di estrema importanza quale, appunto, quello del riciclo e dell’eco-sostenibilità.
Riciclare i materiali e reinventare gli oggetti per lasciare in dono alle generazioni future un pianeta migliore. È questo il leit motiv dell’eco-sostenibilità, una filosofia che affonda le sue radici nel rispetto dell’ambiente e delle risorse che Madre Natura mette a disposizione dell’essere umano. Un vero e proprio stile di vita, se vogliamo, che si traduce in un modo completamente nuovo di concepire edifici e costruzioni. E che ha avuto ripercussioni, per ovvie ragioni, anche sul mondo dell’edilizia scolastica, nel senso che sempre più asili di questi tempi vengono costruiti secondo i dettami dell’architettura eco-sostenibile.
Se si è in cerca di idee e di spunti in questo senso potrebbe essere illuminante dare un’occhiata ai due progetti di asili eco-sostenibili più emblematici d’Italia: il BabyLife di Milano ed il nido di Guastalla, entrambi splendidi da un punto di vista architettonico e completamente costruiti a misura di bambino. Il primo, ancora in fase di realizzazione, sarà letteralmente immerso nel verde: non si tratterà di un edificio unico, ma di un complesso di casette di legno che si fonderanno alla perfezione con il contesto naturale. Il terreno di oltre 3.000 ettari ospiterà diversi orti didattici, aree giochi e nascondigli segreti, ragion per cui l’esterno sarà completamente fruibile dai 72 bambini che avranno l’onore di frequentare questo asilo così esclusivo e al passo coi tempi e con le nuove esigenze. Sia i rivestimenti interni che quelli esterni saranno in legno composito, un materiale che non necessita di troppa manutenzione e che è destinato a durare a lungo nel tempo. Arredi e giocattoli sono invece ignifughi, composti da un materiale morbido e deformabile che non inquina e che attutisce eventuali cadute dei bambini.
Merita di essere sottolineata, infine, l’importanza che gli architetti che hanno progettato il nido BabyLife hanno inteso riservare alla bioclimatica: per ridurre al minimo il consumo energetico si è badato molto all’orientamento dell’edificio e alla sua posizione, così da abbattere i costi legati a sistemi di riscaldamento e di raffreddamento. La struttura sarà peraltro provvista di pannelli solari e di un sistema di raccolta e recupero dell’acqua piovana, ragion per cui il consumo idrico sarà irrisorio o addirittura nullo.
Segue in tutto e per tutto i capisaldi della filosofia eco-sostenibile anche il progetto del nuovo nido di Guastalla che ha di fatto sostituito le due strutture distrutte dal sisma che nel 2012 ha colpito l’Emilia Romagna. L’edificio è tutto in legno e in vetro, per cui non è stato utilizzato alcun materiale inquinante o nocivo per l’ambiente durante la sua costruzione. La particolarità di questo nido è da ricercarsi nella perfetta coibentazione delle superfici e nell’inserimento di pannelli fotovoltaici. La presenza del vetro non è casuale: è bensì voluta e ha lo scopo di abbattere anche i costi legati all’energia elettrica, dal momento che l’abbondanza di luce naturale renderà spesso superflua l’accensione di quelle artificiali.
C’è un altro aspetto ancora sul quale vale la pena soffermarsi: non ci sono né caloriferi e né condizionatori, visto e considerato che si procede al riscaldamento degli ambienti sfruttando un ingegnoso sistema di canalizzazione dell’acqua calda che passa proprio attraverso i pavimenti. Quanto all’acqua piovana, un apposito sistema la recupera e fa in modo che la si possa successivamente utilizzare per innaffiare il giardino, pieno zeppo di fiori e di piante aromatiche, e gli orti didattici a disposizione dei bambini.
Nulla, come avrai capito, è lasciato al caso in questi nidi così incredibilmente all’avanguardia. Due progetti che potranno per te essere fonte di ispirazione, se davvero hai voglia di trasformare il tuo asilo nido o scuola dell’infanzia in una struttura eco-sostenibile che tenga conto tanto delle esigenze della natura quanto di quelle dei bambini che lo frequenteranno. Va da sé che per un progetto di tale portata occorra un budget cospicuo. In mancanza di finanziamenti pubblici però lo si può mettere in pratica step by step, modificando e aggiungendo qualcosa man mano che le risorse lo permettono. Un primo passo per la realizzazione di questo sogno potrebbe essere rappresentato dall’installazione di pannelli fotovoltaici: l’investimento iniziale sarà alto, ma il costo dell’impianto sarà ampiamente ammortizzato da bollette molto meno care.
Dopodiché si potrebbe eventualmente provvedere alla realizzazione di un sistema di canalizzazione delle acque, anch’esso perfetto per abbattere i costi mensili e mettere da parte ulteriori risorse da investire, successivamente, in trasformazioni ancor più ambiziose e radicali. Sono di più semplice realizzazione, invece, gli orti didattici, per i quali occorrerà avere a disposizione solo un appezzamento di terreno posto nelle immediate vicinanze del nido. Sarebbe carina l’idea di piantare frutta e verdure da servire a mensa e a merenda, così da sfruttare al meglio le risorse che Madre Natura mette a disposizione e insegnare ai bambini quanto sia importante mangiare in maniera salutare.