Si sta avvicinando la fine dell’anno scolastico e, tanto per i bambini quanto per i genitori, la recita di fine anno può essere una bella occasione di organizzare un evento che coinvolga tutti: un modo di salutarsi, prima dell’estate e di trascorrere un paio d’ore in serenità, con i compagni, le insegnanti ed i genitori. La recita di fine anno è un classico, un’attività estremamente coinvolgente per i bimbi che, solitamente, li diverte molto e li impegna per giorni nella preparazione, nelle prove, nell’eccitazione di volersi esibire e ricevere consensi.
La recita a sfondo sociale ed educativo
Se nella scuola sono presenti bambini di diverse etnie, un’idea molto delicata, educativa e ad alto coefficiente di educazione civica e sociale, è quella di tematizzare la recita proprio sul discorso dell’uguaglianza, della fratellanza e del valore aggiunto che le culture diverse possono dare alla propria. Una bella idea sarebbe quella di vestire i bambini con abiti tradizionali del loro paese di origine e far loro recitare una piccola descrizione degli usi più comuni. Naturalmente, trattandosi di bambini piccoli, basterà un breve accenno: nominare un piatto tipico, una caratteristica preponderante, un animale o una pianta simbolo di quel paese. Sarà sufficiente qualcosa tipo: “Mi chiamo … vengo dall’India, il paese degli elefanti” oppure “Mi chiamo … vengo dal Marocco, dove cuciniamo un buonissimo cous-cous”. Volendo, si può integrare lo spettacolo fornendo ai bambini delle bandiere, create con un lavoro di gruppo nei giorni precedenti, utilizzando, semplicemente, bastoncini di legno e cartoncini sui quali far disegnare ai piccoli le varie bandiere. Per rendere la recita perfetta, poi, si possono utilizzare musiche tipiche da far partire tra il discorso di un bambino e l’altro.
La recita che illustra il percorso didattico
Un’altra bella idea potrebbe essere quella di far spiegare ai bimbi il loro percorso scolastico, in modo da esporre ai genitori tutto il lavoro svolto durante il corso dell’anno. Si dividono i bambini in piccoli gruppi e ogni gruppetto mostrerà al pubblico i disegni fatti su un argomento, i lavoretti svolti su un altro, dando semplici e brevi spiegazioni. Ad esempio potranno dire: “Abbiamo imparato a creare i colori e questo disegno è rosa perché ho mischiato pittura rossa e bianca” oppure “Abbiamo imparato a dipingere sui sassi e questi sassi li abbiamo colorati noi, con le tempere”. Nei giorni precedenti la recita si può insegnare ai bambini una breve poesia o canzone e concludere lo spettacolo con un’esibizione di gruppo, che mostri l’ultimo argomento trattato in scuola.
La recita ginnica
Se il programma didattico della vostra scuola dell’infanzia è molto improntato sulle attività motorie e, nel corso dell’anno, sono stati fatti progetti particolarmente belli ed interessanti su questa materia, un’idea potrebbe essere quella di fare un saggio di tutte le competenze acquisite. Un’esibizione, magari con musica in sottofondo, di tutti gli esercizi motori imparati e praticati durante l’anno. Per rendere il saggio un po’ più lungo, è possibile far esibire i bambini in piccoli gruppi, con coreografie diverse e, infine, dedicare qualche minuto ad un esercizio che li coinvolga tutti. Di grande impatto, solitamente, è l’improvvisazione: ad esempio dire “fate i gattini” e lasciare che ogni bambino di esprima liberamente sul palco, per poi cambiare consegna. Questo tipo di attività è sempre bella da vedere: sottolinea la spontaneità, la libertà mentale, la fantasia e la genuinità dei bambini in età da scuola dell’infanzia, caratteristiche che, in loro, sono ancora pure ed incontaminate dal concetto di giudizio.
La recita classica
La classica recita può essere una buona soluzione ma l’educatrice dovrebbe valutare se i suoi piccoli alunni sono in grado di sostenere un lavoro piuttosto impegnativo. Non tutte le classi della scuola dell’infanzia sono adatte a preparare una recita classica, che veda ruoli ben costituiti e battute da ricordare a memoria, anche perché bisogna coinvolgere tutti i bimbi e, molti di loro, hanno solo poco più di 3 anni. In caso si decidesse per questa tipologia di recita è consigliabile scegliere una favola classica da mettere in scena: una di quelle che i bambini conoscono già, che hanno sentito raccontare infinite volte e, quindi, riescono a recitare a memoria con semplicità, comprendendone il filo logico e la consequenzialità delle azioni da recitare. Le favole più indicate da proporre ai bimbi sono quelle semplici e basiche della letteratura destinata ai più piccini: “Pinocchio”, “I Tre Porcellini”, “Cappuccetto Rosso”, “Biancaneve”.
Consigli di contorno per la riuscita di una bella recita di fine anno
È bene sfruttare il momento sociale della recita di fine anno per promuovere e consolidare la socializzazione tra genitori, l’intessitura di buoni e sani rapporti sociali. Quando i genitori vanno d’accordo tra loro anche i bimbi, tendenzialmente, vivono meglio la convivenza in classe e costruiscono rapporti più amichevoli ed affettuosi. Organizzare, per il post-recita, un piccolo rinfresco per una merenda tutti insieme è sempre un’idea vincente, che crea un’atmosfera conviviale e piacevole, che avrà un ottimo impatto anche sui bambini, i quali abbineranno l’idea della scuola anche a momenti di questo tipo.