L’asilo nido è quel luogo in cui per la prima volta i bambini sperimentano un temporaneo distacco dai genitori e dalla figura principale di accudimento, e al tempo stesso il luogo nel quale le persone preposte alla loro cura agevolano uno sviluppo sereno di tutte le facoltà e le capacità di cui i bambini sono dotati in potenza sin dal momento della nascita. Una di queste è la capacità di coordinazione segmentaria, estremamente importante per il corretto sviluppo e dalla quale dipende la futura capacità di esplorazione del mondo circostante e quindi di apprendimento per esperienza. La coordinazione segmentaria può dividersi in coordinazione oculo segmentaria e coordinazione inter segmentaria: nel primo caso si parlerà di coordinazione tra l’impulso visivo dell’immagine e l’azione, e nel secondo caso della coordinazione tra due arti, per esempio gamba e braccio.
La coordinazione oculo segmentaria o oculo motoria permette di mettere in relazione l’immagine coi movimenti dei segmenti corporei. Quando si tratta di coordinazione occhio-mano si definirà coordinazione oculo manuale, quando si tratta di coordinazione occhio-piede, si dirà coordinazione oculo podalica (che è quella che, per esempio, i bambini mettono in pratica quando si tratta di calciare una palla). Tutte le forme di coordinazione (oculo segmentaria e inter segmentaria) possono essere allenate e sviluppate tramite piccoli esercizi proposti sotto forma di gioco e di attività.
Alcuni di questi esercizi possono essere messi in atto in natura dal bambino, nell’ambiente, a patto che sia un ambiente ricco di spunti, come prevede la scuola Montessoriana: afferrare e lanciare piccoli oggetti è già di per sè una pratica che affina le capacità segmentaria. I più grandicelli possono esercitarla svolgendo attività di pregrafismo, ovvero tutte quelle azioni che costituiscono un vero e proprio percorso propedeutico alla scrittura: disegnare ma soprattutto colorare entro i margini, attività utile per padroneggiare la coordinazione oculo segmentaria, ovvero la coordinazione tra l’occhio e la mano. Eventuali errori non vanno assolutamente puniti ma considerati come prove tecniche in cui il bambino allena la mano e la mente alla percezione della distanza spaziale tra le linee e i contorni e tra l’azione della sua matita, o del pennarello.
Tutte le attività che incoraggiano l’uso di una minima precisione con le mani sono consigliate: dai semplicissimi giochi di costruzioni, quelli grossi e gommosi adatti per i bambini dell’asilo nido, ai giochi ad incastro con le forme, o gli anelli. I giochi di lancio sono un altro valido aiuto: non solo affinano la coordinazione oculo manuale e oculo segmentaria (l’intero braccio si muove e viene coinvolto nel gesto) ma aumentano anche la percezione e la consapevolezza degli spazi. Per cementare queste capacità i principali autori degli studi in merito alla coordinazione segmentaria ribadiscono che non c’è bisogno di nessuna attività particolare se non la semplice pratica, blandi esercizi che sono totalmente assimilati all’attività di gioco: gioco libero quotidiano, terminato il quale i bambini dovranno cimentarsi nelle operazioni di riordino (importante esercizio oculo manuale, in quanto il bambino deve afferrare gli oggetti e riporli in spazi appositi, esercitando la prospettiva dello spazio)
oppure attività di lancio e mira, come piccole palline o anelli da centrare. Un altro gioco molto amato dai bambini, specie quelli più grandi è il gioco della pesca degli oggetti. Si possono mettere in un box diversi oggetti e a turno chiamare un bambino per volta che scelta e prelevi da solo il giocattolo scelto, o l’oggetto e che poi torni per rimetterlo a posto, il tutto accompagnato magari da una canzoncina. Una variante del gioco della pesca è quella dei pesciolini di plastica dotati di magnete che vanno pescati con una piccola canna: è un grande classico dei giochi per l’infanzia, e oltre a divertire, aiuta ad affinare la coordinazione segmentaria. la coordinazione oculo podalica può essere esercitata tramite l’uso di una semplice palla di stoffa da calciare.
La cosa più importante da ricordare è che nessuna di queste attività dev’essere svolta in maniera forzata, perché la coordinazione segmentaria può essere solo accompagnata, non insegnata: il gioco è di per è la strategia di affinamento delle capacità più efficace. Qualsiasi gesto il bambino compia durante l’ora di gioco libero è in realtà un gesto richiesto dallo sviluppo del corpo, inconsapevolmente compiuto per soddisfare l’esigenza di affinare una determinata capacità: i bambini che giocano in un ambiente sicuro e controllato ma ricco di stimoli e spunti finiscono inevitabilmente per attuare la giusta azione, affinando le tecniche di coordinazione segmentaria senza rendersene conto: gioco , disegno,e nei più grandi l’esecuzione di compiti quotidiani riordinare, tirare a canestro) sono tutte manifestazioni spontanee di coordinazione.