Passati ormai i tempi in cui si possedeva il primo cellulare a sedici anni o più, i bambini delle nuove generazioni sono ormai definiti nativi digitali. Nati e cresciuti in un’epoca in cui la comunicazione digitale e le nuove tecnologie la fanno da padrone nelle nostre vite. Basti pensare alla capacità dei bambini, anche di piccolissima età, di interagire con smartphone e tablet senza alcuna difficoltà, attratti da colori, movimenti e suoni che catturano la loro attenzione. Se un tempo la tendenza dei genitori era di utilizzare la televisione come mezzo d’intrattenimento nei momenti di noia, adesso il protagonista sta sempre più diventando il mondo del web. Grazie, infatti, alle mille risorse che si possono trovare in rete, come video musicali, cartoni animati, tutorial di giochi ecc., i piccoli possono usufruire di tantissimi spunti per la loro curiosità. Vero è che la preoccupazione principale di tutti i genitori è se sia corretto o meno proporre a bambini, anche molto piccoli, l’utilizzo di questi dispositivi come intrattenimento o se si faccia un errore che possa danneggiarli. Del resto i tempi cambiano e demonizzare le nuove tecnologie non è sicuramente l’atteggiamento giusto, ciò che è importante e fondamentale è, come in tutte le cose, l’utilizzo del buon senso rispettando poche e semplici regole di comportamento, sia dei figli sia dei genitori.
Regole semplici ed efficaci per l’utilizzo di smartphone e tablet da parte dei bambini
L’obiettivo principale di ogni genitore ed educatore dovrebbe essere quello di indirizzare il bambino a un uso corretto dei dispositivi digitali sin dalla più tenera età, stabilendo regole che possano guidare e far stare sereni tutti. Se si pensa che già i bambini che frequentano l’asilo nido sono capaci di usare con le loro piccole manine gli schermi touchscreen dei tablet, questo può sicuramente indurre a pensare come sia necessario far capire prima di tutto ai genitori quali siano i limiti da rispettare per non incorrere in eccessi dannosi. Regola numero uno è quella imprescindibile di non utilizzare smartphone e tablet come babysitter. Ciò vuol dire non lasciare mai il bambino da solo davanti a questi schermi, senza controllare cosa stiano guardando o senza interagire con loro, anche solo per commentare insieme un video o un cartone animato. Il loro utilizzo deve essere un’alternativa e non la prima scelta, pertanto bisognerebbe sempre cercare di proporre attività diverse, come giochi, passeggiate, letture o incontri con altri bambini, per incoraggiare l’attività fisica e la socialità che altrimenti verrebbero pericolosamente a mancare. Altra regola importante è quella di insegnare l’educazione digitale, una sorta di galateo moderno che insegni a non usare cellulari o tablet quando si è a tavola o se si sta parlando con qualcuno, e che di notte va spento. Ma si sa che i bambini imparano prima di tutto dall’esempio, se quindi è il genitore stesso a non rispettare queste regole non ci si può aspettare che lo faccia il piccolo.
Per i bambini più grandi valgono le stesse regole e in più bisognerebbe evitare di dare il primo cellulare personale prima dei dodici anni circa, imponendo sempre il controllo condiviso con i genitori, che non sarà un’imposizione ma una semplice regola da rispettare per poterlo utilizzare con tranquillità. Perché se in molti casi può essere utilissimo comunicare con i propri figli quando sono fuori di casa, per esempio se sono in gita scolastica o da un amico, d’altro canto dare loro la piena autonomia di smartphone e tablet che possono collegarsi a internet senza controllo, è assolutamente sconsigliato. Proprio questa è una regola fondamentale e cioè dare il giusto insegnamento su come e quanto usare internet, sia come intrattenimento sia come fonte d’informazione.
Via libera alla tecnologia
Obiettivo educativo principale è quindi quello di accompagnare i bambini, soprattutto i più piccoli, a un uso corretto e consapevole di smartphone e tablet e di altri dispositivi elettronici tanto utili e ormai indispensabili. I bambini più piccoli, compresi quelli dai due anni in giù, si avvicinano a questi apparecchi elettronici grazie ai genitori che hanno quindi la responsabilità di mostrare loro i contenuti e i modi migliori. Proprio i contenuti sono quelli che possono fare la differenza, infatti, sono a disposizione svariate applicazioni studiate appositamente per i bambini che permettono di usare i tablet in maniera educativa. Per esempio esistono app che insegnano a disegnare oppure che, tramite l’ascolto di favole e musica, aiutano a sviluppare la fantasia. Altre ancora insegnano a leggere, a disegnare o a riconoscere forme e colori per non parlare di quelle che introducono il mondo dei numeri e della matematica. Giocare del resto è il miglior modo d’imparare divertendosi. È chiaro quindi che il mondo dei dispositivi elettronici non va condannato, ma sicuramente tenuto sotto controllo e gestito seguendo poche ma efficaci regole che permettano a tutti di essere tranquilli.