Già dai primi giorni di vita i suoni, il canto e la musica entrano a far parte della vita del neonato. L’aspetto sonoro è infatti uno dei primi fenomeni percepiti dal bambino e contribuisce al suo sviluppo cognitivo ancora prima del tatto e della vista. Già dalla nascita il piccolo percepisce i rumori degli ambienti nonché le voci di chi lo circonda e tutti i suoni dei mezzi che si trovano attorno a lui, come ad esempio la televisione.
Se a questa routine quotidiana si uniscono le prime melodie è possibile favorire un primo approccio del bambino con la musica che andrà ad aumentare la percettibilità del suo orecchio fino a saper distinguere tutti i vari suoni che lo circondano. In questo modo il piccolo sarà sempre più incuriosito dall’ascolto e analizzerà a fondo ogni rumore o suono che avvertirà: sarà in grado di riconoscerli e distinguerli concretamente, incrementando così la sua sensibilità alle melodie e alle canzoni.
A tal proposito i suoni, i colori, il tatto, gli odori e sapori sono aspetti fondamentali per lo sviluppo cognitivo del bambino, ai quali si approccerà spinto dalla voglia di scoprire ed esplorare. In particolare, una valida istruzione musicale è importantissima per far scoprire al bambino il mondo della musica, sensibilizzando ancor di più la sua percezione dei suoni che influirà anche sul suo stato emotivo. L’educazione musicale deve quindi essere messa in atto già dall’asilo nido mediante delle stimolazioni acustiche e progetti ideati appositamente per far seguire ai piccoli un giusto percorso e avvicinarli al mondo della musica, utile per la sua crescita.
Insegnare la musica ai bambini prevede l’uso di specifici metodi di apprendimento musicale noti come Metodo Gordon e Metodo Yamaha. Ma in cosa consistono esattamente queste tecniche? Non resta che scoprire quali sono i metodi musicali da proporre ai bambini per la scuola dell’infanzia.
Metodo Gordon
Il Metodo Gordon, ossia Music Learning Theory di E.E. Gordon, consiste in un apprendimento musicale caratterizzato da fasi fondamentali: proprio come avviene per la lingua madre, la musica può essere imparata già nelle prime fasi di vita del piccolo in modo assolutamente naturale e spontaneo. Per questo motivo è bene esporre il bambino alle melodie e alla musica già dalla nascita e favorire un approccio del tutto naturale che lo aiuterà ad imparare senza alcuna fatica il linguaggio della musica in modo assolutamente autonomo.
Per fare ciò, vengono messi a disposizione dei corsi specifici, ufficialmente assegnati dall’AIGAM (Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale) e rivolti anche ai piccoli da 0 a 6 anni. Non mancano inoltre i corsi dedicati ai bambini più grandi dai 6 anni in su oppure quelli per gli adolescenti e gli adulti. Nelle prime fasi dei corsi dedicati ai neonati verranno messi in atto dei veri e propri incontri per favorire l’approccio musicale dei bebè da 0 a 3 anni. Dopodiché è possibile passare alla frequentazione dei corsi adatti all’età prescolare grazie ai quali i bambini rafforzeranno il loro legame con la musica fino a quelli maggiormente costruttivi adatti ai bambini in età scolare.
Il Metodo Gordon è costituito da fasi apposite in grado di favorire un corretto apprendimento musicale e apportare numerosi benefici tra cui:
• avvicinamento al mondo della musica;
• stimola la percezione di vari suoni e melodie;
• favorisce lo sviluppo cognitivo;
• aumenta la conoscenza e la cultura musicale;
• avvicina i bambini al canto e all’uso della voce;
• aiuta i piccoli a riconoscere i differenti generi musicali e approfondisce l’uso degli strumenti.
Metodo Yamaha
Il metodo musicale Yamaha è rivolto soprattutto ai bambini in età prescolare e prevede differenti progetti che li accompagneranno per tutto il corso della loro crescita. Ad ogni età, infatti, corrisponderanno progetti musicali specifici che avranno il compito di mantenere stretto il legame dei bambini con il mondo della musica. L’obiettivo è proprio quello di incrementare l’istruzione musicale impartita ai bambini in età precoce, in modo tale che li accompagni per tutto il loro sviluppo stimolando la creatività e la fantasia.
Con l’approccio alla musica, i piccoli potranno scoprire il senso di libertà ed esprimere le loro emozioni grazie alle melodie e alle sonorità. L’avvicinamento alla musica avviene precisamente mediante l’ascolto, che è un aspetto fondamentale per insegnare ai piccoli la diversità dei suoni e dei generi con l’intento non solo di saperli riconoscere ma anche memorizzare. Lo scopo di questo metodo è appunto quello di sensibilizzare la percezione sonora del bambino orientandolo nell’insegnamento della musica in modo del tutto volontario e senza alcuno sforzo. Associando poi l’introduzione degli strumenti musicali non solo sarà possibile facilitare questi insegnamenti ma allo stesso tempo far divertire i piccoli che percepiranno la musica come una vera e propria attività di svago.
Basta poco quindi per notare che non vi sono differenze specifiche tra i due metodi musicali poiché entrambi favoriscono l’approccio alla musica in modo completamente naturale ed istintivo. Tuttavia l’ascolto è lo strumento più rilevante per avvicinare i bimbi all’universo musicale grazie al quale è possibile fornire la giusta istruzione e orientarli nell’identificazione dei suoni, del canto e delle melodie.