Con l’abbassamento della soglia vaccinale considerata di sicurezza, dopo tante polemiche e alcune modifiche dell’ultimo momento, il decreto Lorenzin riguardante l’obbligatorierà dei vaccini per i bambini compresi tra gli 0 ai 16 anni di età, è stato approvato da parte della Commissione Sanità del Senato. A questo punto, dunque, manca solo il voto di Camera e Senato per il via libera definitivo e l’entrata in vigore ufficiale. Vediamo, allora, nel dettaglio che cosa cambierà per tutti gli asili italiani, sia pubblici che privati, a partire da settembre 2017 in materia di vaccinazioni obbligatorie.
In cosa consiste l’obbligo
Innanzitutto, non facendo parte della scuola dell’obbligo, per poter iscrivere i propri figli all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia sarà fondamentale essere in regola con il nuovo calendario vaccinale previsto per il prossimo anno scolastico, pena la non accettazione del bambino nell’istituto. Conseguentemente i genitori che finora hanno fatto sopporre i propri figli solamente alle vaccinazioni precedentemente ritenute obbligatorie (che, ricordiamo, erano quattro ma dispensate sotto forma di esavalente), dovranno provvedere quanto prima a regolarizzare la posizione del proprio bambino affinchè questo possa frequentare l’asilo nido e la scuola per l’infanzia. Questo vale sia per le strutture pubbliche che private. Per la scuola dell’obbligo (quindi a partire dai 6 fino ai 16 anni) invece, non è prevista l’esclusione scolastica per non privare i ragazzi del diritto allo studio, ma verranno applicate delle sanzioni economiche, dall’importo variabile compreso tra i 500 e i 3.500 €.
Quante sono e quali sono le vaccinazioni obbligatorie
Finora le vaccinazioni obbligatorie erano solo quattro e cioè quelle contro la poliomelite, la difterite, l’epatite b e il tetano. A queste erano aggiunte quelle contro pertosse e haemophilus influenzae tipo B, perchè la formula adottata per la somministrazione del vaccino è il formato di esavalente. Con l’approvazione del decreto Lorenzin, invece, i vaccini obbligatori diventano 10. La proposta iniziale in realtà ne comprendeva 12, ma in sede di discussione in Senato ne sono stati rimossi due. Da quando il decreto entrerà in vigore, dunque, le vaccinazioni ufficialmente obbligatorie saranno quelle contro: poliomelite, difterite, epatite b, tetano, pertosse, haemophilus influenzae tipo B, morbillo, varicella, parotite e rosolia.
Come già attualmente accade, i primi sei vaccini saranno somministrati nel corso del primo anno di vita in 3 diverse dosi (durante il terzo, il quinto e l’undicesimo mese di età), sempre sotto forma di esavalente. I vaccini contro morbillo, varicella, parotite e rosolia (l’MPRV), continueranno a essere dispensati attraverso il quadrivalente offerto tra i 13 e i 15 mesi di età, che diventerà però obbligatorio e non più solo consigliato.
Le vaccinazioni consigliate
A fianco delle 10 vaccinazioni obbligatorie, ce ne sono poi altre quattro che il Ministero della Salute consiglia comunque a tutti i genitori. Si tratta dei vaccini anti meningococco B, anti meningococco C (precedentemente inclusi nel disegno di legge originario), anti pneumococco e anti rotavirus.
Costi e possibili esoneri dalle vaccinazioni
Tutte le vaccinazioni obbligatorie saranno offerte gratuitamente dal servizio sanitario nazionale in tutte le regioni italiane a ogni bambino. Sono rari i casi in cui è prevista la possibilità di esonero e si tratta di condizioni di salute che non permettano la vaccinazione, come in presenza di alcune gravi patologie. Inoltre, nel caso in cui un bambino abbia già contratto una o più delle malattie su cui vige l’obbligo vaccinale, dovrà presentare un certificato emesso dal medico curante che lo testimoni, al quale potrebbe anche essere richiesto di fare effettuare delle analisi del sangue per sincerarsi dello sviluppo degli anticorpi a quella determinata malattia.