Se chiediamo oggi ad un bambino cos’è il Natale le sue risposte potrebbero lasciarci increduli. Si parlerà infatti di regali, di pranzi in famiglia, di alberi di Natale addobbati e di vacanze dalla scuola, ma nessuno (o quasi) vi dirà davvero che cosa vuol dire festeggiare davvero il Natale o quale sia la storia del Natale. Ecco per quale ragione è importante insegnare sin da piccoli ai bambini della scuola dell’infanzia qual è l’evento importante che si festeggia il 25 dicembre di ogni anno.
L’arrivo di Gesù bambino
Nella maniera più semplice è possibile far capire ai bambini più piccoli quanto sia importante la festività natalizia. Non servono grandi paroloni come sacralità o religione, che i bambini così piccoli ancora non riescono a capirne il significato, ma porsi a loro con una simpatica storiella che narra di due giovani innamorati che stanno per avere un bambino. L’attenzione va posta sul fatto che questi due giovani ragazzi sono tanto poveri e devono trovare un rifugio per la notte per assicurare un caldo giaciglio al nascituro. Si può anche aggiungere che due simpatici animali, un bue ed un asinello, molto accoglienti e gentili, decidono di ospitare nella loro stalla i due sposi di nome Giuseppe e Maria e di aiutarli a tenere caldo il piccolo che sta per nascere. Ai bambini piacciono tanto le storie dove ci sono anche animali che aiutano i protagonisti. Con immagini di supporto descrivere quindi l’arrivo del piccolo che viene chiamato Gesù bambino e rende felice mamma e papà proprio come tutti i piccoli che arrivano in famiglia. Chi ha dei fratellini o sorelline più piccoli si immedesimerà subito nella situazione e gli sembrerà più reale.
Gesù, un bambino come noi
Fra capire ai bambini quanto sia speciale Gesù e quanto sia importante la sua nascita non è facile. Quindi bisogna prima far capire loro che è un bambino come tanti, che gioca, fa capricci e fa arrabbiare mamma e papà…proprio come loro! In questo modo riusciranno ad appassionarsi ancora di più alla storia immedesimandosi nella sua situazione. Il bambino viene amato da tutti e anche molti re gli portano dei doni preziosi, perché lui è molto buono e pronto ad aiutare sempre gli altri. Quando cresce, poi, si prepara a combattere il male per stare sempre dalla parte dei deboli. Insomma, nel loro linguaggio infantile Gesù bambino diventato grande è amato da tutti perché è stato un bimbo bravo ed è diventato una specie di supereroe che salva l’umanità dai cattivi. Con questo tipo di descrizione i bimbi non dimenticheranno più cosa vuol dire festeggiare la nascita di questo bimbo speciale che il 25 dicembre fa il compleanno.
Il presepe
Per descrivere la storia di Gesù bambino e della sua nascita, oltre a racconti a voce o illustrati con immagini delle scene, si può anche decidere di sfruttare la rappresentazione grafica e simbolica offerta dal presepe. Un po’ come una sorta di teatrino delle marionette, i pastori del presepe con le statuine che rappresentano Giuseppe, Maria, Gesù bambino e gli angeli, si possono davvero coinvolgere i bambini in una storia animata che non dimenticheranno facilmente. Sarebbe più facile procedere per gradi, data l’età dei piccoli, e raccontare un passo per volta, cominciando però proprio dal principio e narrando anche qualche piccolo intermezzo delle vite dei pastori presenti nel presepe che diventa il teatro della nostra storia. Il panettiere che si alza presto la mattina per fare il pane e magari incontra il pastore insieme alle sue pecore che vanno a pascolare nei prati. Ecco un esempio di come potrebbe evolvere la storia il giorno dopo: Giuseppe e Maria si rivolgono al panettiere per chiedere informazioni su un luogo dove trascorrere la notte e lui gli indica la stalla o la grotta, a seconda delle scene presenti sul presepe. Giorno dopo giorno si possono intrecciare le vite di Giuseppe e Maria con quelle dei pastori, ognuno con il suo lavoro specifico, fino alla notte di natale quando nasce il bambino Gesù. Ai piccoli piacciono tanto le storie e non si stancano mai di sentirsele raccontare, quindi anche se la vicenda di Gesù è uguale ogni anno non abbiate timore di riproporla, perché sarà sempre una gioia riviverla insieme ai bambini, che sapranno trovare qualche spunto nuovo per renderla attuale e originale.