I nuclei familiari monogenitoriali sono una realtà sempre più comune del nostro tessuto sociale contemporaneo. Trovarsi genitori single a gestire da soli una casa, un lavoro e un neonato può essere un compito estremamente difficile, spesso impossibile se non si trova l’aiuto attivo dei nonni o di qualche parente.Fortunatamente, viene in aiuto dei genitori single l’ausilio dell’asilo nido, una struttura che in molti casi salva, letteralmente, l’organizzazione di una famiglia monogenitoriale.
L’asilo nido non ha solo funzione di babysitter o “parcheggio durante le ore lavorative” ma è un’esperienza sociale e di vita per il piccolo che, fin dai primi mesi di età, potrà sperimentare situazioni ed attività di interazione e condivisione che avranno un impatto altamente benefico sul suo sviluppo caratteriale. Inoltre, il distacco dal proprio figlio e la consapevolezza di lasciarlo in un posto sicuro, tra braccia competenti, dona preziose ore di tranquillità e rilassamento mentale ad un genitore già provato da una situazione complicata e da un compito non semplice da portare avanti.
La tranquillità dell’asilo nido
Un genitore single è, tendenzialmente, più apprensivo di uno in coppia. Le responsabilità globali di un bimbo piccolo tutte sulle proprie spalle possono diventare un macigno che genera ansia, stanchezza, angoscia, preoccupazioni difficili da gestire. L’asilo nido è una struttura a misura di bambino, sicura, confortevole e piacevole, gestita da personale qualificato, che ha studiato e si è formato per rispondere a tutte le esigenze di neonati e bambini molto piccoli. La consapevolezza di lasciare il proprio figlio in esperte e sapienti mani conferisce al genitore la possibilità di rilassare la mente e svuotarla, per qualche ora, dalla preoccupazione assordante e costante e dal controllo compulsivo sul bambino. Tempo prezioso per affrontare il resto della giornata e della serata da genitore con una calma nuova, con una ritrovata serenità, con un’energia più vivace, scevra dalla stanchezza psicologica cronica che spesso affligge chi si trova a dover fare sempre tutto da sè.
L’aspetto pratico
Spesso, un genitore single, se non ha aiuti familiari, deve rinunciare al rientro al lavoro e accettare periodi di permessi non retribuiti o contratti meno vantaggiosi. Non di rado, ci si vede costretti a rinunciare alla carriera per ottemperare al compito di genitore a tempo pieno. L’asilo nido, invece, grazie anche ad orari solitamente molto elastici, offre l’opportunità di non doversi allontanare dalla propria professione. Essere una persona realizzata rende, automaticamente, anche genitori migliori, che trasmettono ai figli buone vibrazioni in termini di autostima, soddisfazione personale e successo. Conciliare maternità o paternità e carriera professionale è possibile. Diventare genitori non significa necessariamente annullarsi, il proprio lavoro può essere mantenuto e svolto con la stessa intensità ed entusiasmo di prima, anzi, con una rinnovata gioia perchè diventare genitori dona consapevolezze nuove ed energie che non si sospettava di avere.
La possibilità di ritagliarsi spazi personali
Sia che l’asilo nido serva per coprire le ore trascorse al lavoro, sia che venga scelto per offrire un’opportunità sociale al proprio bambino, le ore in cui il piccolo è al sicuro con le educatrici possono rappresentare, per un genitore single, la possibilità di ritargliarsi preziose quanto rare occasioni di dedicarsi del tempo. Quando si è soli a gestire un bimbo piccolo il tempo per se stessi è davvero merce di grande valore. Anche solo andare dal parrucchiere o un’oretta in palestra o a pranzo con qualcuno può diventare impossibile. Approfittare di una mattinata libera per potersi concedere delle ore di svago è molto importante per smaltire lo stress, recuperare serenità, ricaricare le batterie e poi tornare alla propria giornata da genitore rilassati e soddisfatti, meglio predisposti verso capricci, notti insonni, svezzamenti complicati e tutte quelle attività che possono seriamente minare, se non ci sono valvole di sfogo, la serenità e l’equilibrio.
Un aiuto psicologico
Non avere il coniuge, a casa, con cui confrontarsi giornalmente sui piccoli problemi quotidiani può rappresentare una grande lacuna emotiva per un genitore single che può sentirsi abbandonato, dubbioso, spesso preoccupato. Avere la possibilità di parlare, ogni giorno, con educatrici professionali, con persone competenti e poter chiedere consigli e pareri può rappresentare una grande risorsa. Molto spesso, una parola comprensiva o una rassicurazione sul lavoro che si sta svolgendo col proprio bambino, possono fare realmente la differenza sull’emotività di un genitore solo. Un’opportunità da sfruttare, chiedendo senza vergogna e remore un aiuto, in caso ci si trovasse di fronte ad un dubbio o si volesse ascoltare un parere spassionato ed esperto.