Che cos’è la comunicazione aumentativa e alternativa
La comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) è nata come linguaggio alternativo per bambini e adulti con disabilità linguistiche e motorie gravi. Con il passare del tempo, tuttavia, questi programmi sono stati applicati in maniera innovativa come supporto ai soggetti con difficoltà comunicative e come strumento per rendere più facile esprimersi ai bambini. La creazione di dispositivi adattati (sempre più maneggevoli grazie alle tecnologie digitali) e l’uso dei simboli grafici proposti da Charles Bliss consentono una grande flessibilità delle soluzioni proposte. Infatti è necessario realizzare un intervento ad hoc in base alle caratteristiche, all’età e alle esigenze del soggetto. Ciò vale in maniera particolare per i bambini, quando si decide di applicare la comunicazione aumentativa e alternativa negli asili. In Italia si fa riferimento al Chapter ISAAC Italy, fondato nel 2002 e che si pone l’obiettivo di far conoscere la comunicazione aumentativa e alternativa al grande pubblico e che riunisce i professionisti del settore e le persone interessate.
La comunicazione aumentativa e alternativa all’asilo
Proprio perché viene rivolta a bambini sotto i 6 anni, la comunicazione aumentativa e alternativa proposta negli asili deve avere caratteristiche particolari. Solo in questo modo si riesce ad attirare l’attenzione dei bambini e a ottenere risultati soddisfacenti. L’avvicinamento ai simboli grafici e alle immagini deve quindi svolgersi attraverso la loro esposizione. Infatti non bisogna semplicemente insegnare i vari segni e il loro significato ai bambini, ma adottare un approccio soft. In questo caso si utilizzano le stesse tecniche e gli stessi strumenti comunicativi nate per condividere il codice comunicativo con una persona non verbale in entrata. Così, attraverso la strategia comunicazione aumentativa e alternativa del modellamento, bambini e operatori riescono a parlare la stessa lingua e a comunicare. Al tempo stesso risulta essere fondamentale una progettazione specifica per l’esposizione dei segni grafici utilizzati e intervenire caso per caso a seconda delle capacità di ogni singolo bambino e del contesto. Lo scopo è creare un percorso multidisciplinare di accompagnamento e supporto che fornisca un aiuto concreto e garantisca maggiori opportunità di relazione e di comprensione. Comunque l’obiettivo della CAA è sempre quello di dare la possibilità a una persona svantaggiata (a causa delle condizioni fisiche oppure dell’età) la possibilità di comunicare, creando relazioni interpersonali e trasmettendo contenuti.
Quali sono gli strumenti che si possono usare in un asilo nido
Per le sue stesse caratteristiche la comunicazione aumentativa e alternativa è multidisciplinare e multimodale: proprio per questo motivo si possono utilizzare strumenti e modalità espressive molto diverse tra loro. A parte la tradizionale comunicazione verbale e non verbale, vengono messi a disposizione software appositi di comunicazione e tabelle di comunicazione. In quest’ultimo caso si forniscono ai bambini tabelle i cui simboli corrispondono ad altrettanti messaggi. Indicandone uno oppure alcuni in varie combinazioni i bambini riescono a comunicare tra loro e con gli altri. Al tempo stesso le tabelle possono contenere diverse tipologie di messaggi: molto spesso si tratta di simboli grafici sotto forma di disegni o di foto, tuttavia esistono anche molte altre possibilità. Tra queste si ricordano la riproduzione in miniatura o in scala reale di oggetti, lettere o parole. Ovviamente negli asili si usano tabelle di comunicazione studiate e costruite in base al contesto. Di conseguenza si prendono in considerazione i bisogni dei bambini, l’ampiezza del vocabolario e delle capacità di espressione e l’eventuale presenza di elementi limitanti. Infatti per i bambini affetti da disabilità di qualunque tipo oppure affetti da autismo occorre realizzare tabelle di comunicazione speciali. Una soluzione molto apprezzata e di grande interesse per i bambini è rappresentata dagli IN-Book e dai libri in simboli, che possono essere affiancati dalle tabelle di comunicazione per avere un ulteriore supporto. Si tratta di libri studiati in maniera tale da suscitare e mantenere viva a lungo l’attenzione dei bambini e sono scritti, in tutto oppure in parte, con i simboli della comunicazione aumentativa e alternativa. Ogni simbolo è associato a una parola, così da avere un vero e proprio testo alternativo rispetto a quelli scritti impiegando il tradizionale alfabeto. Un altro aspetto che non si deve mai mancare di sottolineare è il fatto che questi libri sono costruiti su misura, così da rendere ancora più efficace la comprensione del testo da parte del bambino, che si appassiona alla storia raccontata e trova validi riferimenti con le proprie esperienze.In secondo luogo l’adulto che narra la storia deve saper coinvolgere il bambino nella lettura, suscitando emozioni e facendo il modo che capisca l’importanza della condivisione del libro e del linguaggio.