Educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente è un’esigenza che si fa sempre più impellente. Perché se è vero che l’ecosostenibilità è il futuro, è vero anche che la realizzazione di questo obiettivo non può non passare dai banchi di scuola.
Perfino l’asilo nido e la scuola materna, sebbene siano frequentati da alunni davvero molto piccoli, sono in tal senso determinanti. Già a quell’età i bambini possono infatti ricevere nozioni fondamentali sul tema e apprendere, attraverso il gioco, quanto sia importante rispettare l’ambiente e le risorse a nostra disposizione. Esistono di conseguenza diverse attività che l’educatore può proporre ai bambini per inculcare loro l’importanza del riciclo e dell’ecosostenibilità. Ecco allora quattro idee da mettere in pratica per far sì che la tua classe possa sviluppare un’attenta e scrupolosa coscienza ecologica:
1) la prima attività che proponiamo, la più complessa tra tutte quelle che passeremo in rassegna, è il gioco del piccolo mondo, che ha come fine ultimo quello di insegnare ai bambini, in maniera assolutamente ludica ma coinvolgente, che i materiali apparentemente destinati al bidone dell’immondizia possono invece avere una nuova vita. Il tutto coinvolgendo la classe nella creazione di nuovi giocattoli da realizzare completamente con oggetti di recupero.
Si potrebbe creare ad esempio un vero e proprio scenario in cui far muovere, a lavori ultimati, le macchinine dei maschietti e le bambole delle femminucce. La base potrà essere creata con dei semplici pezzi di cartone oppure con un vassoio e circoscritta con un qualunque altro materiale. All’interno dell’ambientazione dovremo poi ricreare un vero e proprio scenario naturale servendoci di materiali ed oggetti di recupero. Stando sempre bene attenti a coinvolgere i piccoli in ogni singolo passaggio, potremo utilizzare delle federe o dei vecchi lenzuolini di colore verde per simulare un grande prato e della semplice carta stagnola per creare un laghetto. Saranno utilissimi in questa attività dei legnetti che potrai tranquillamente procurarti all’esterno e che fungeranno, in quel piccolo mondo, da alberi.
Per movimentare ulteriormente il nostro scenario potresti poi invitare i bambini a ridipingere dei tappi di plastica usando tempere di diverso colore: collocati attorno allo specchio d’acqua creato con l’alluminio o con il pannolenci, sembreranno davvero delle pietre. Una volta completato, invita i bambini ad utilizzarlo come ambientazione senza consigliare loro in che modo o con che cosa: si faranno guidare dalla fantasia e dall’immaginazione dando vita a nuovi giochi che rinsalderanno, nella loro mente, l’importanza di rispettare materiali e risorse perché capaci di trasformarsi in qualcosa di nuovo e di estremamente entusiasmante;
2) la seconda attività prevede la realizzazione di un piccolo orto in classe. A fare da vaso saranno ovviamente degli oggetti di recupero e di uso comune, come bottiglie di plastiche tagliate a metà e vaschette di alluminio. Al loro interno i bambini potranno piantare dei semi per poi osservare, nel tempo, la magia della natura che sboccia e fiorisce. Ti consigliamo di portare loro dei semi di legumi o di piantine aromatiche, semplici da gestire e adatti alla coltivazione negli spazi interni.
Un’attività perfetta dal punto di vista dell’educazione ambientale ma anche divertente e stimolante, dal momento che i piccoli saranno letteralmente conquistati dai progressi che la piantina farà man mano che sarà innaffiata e curata;
3) la terza attività che ti suggeriamo di proporre alla classe contempla invece l’utilizzo di un gran numero di rotoli di carta igienica. Con colori e pennarelli, colla e tanta fantasia, potrai coinvolgere l’intera classe nella realizzazione di un vero e proprio esercito di personaggi da adoperare, successivamente, nelle pause dedicate al gioco e allo svago. Potrete creare dei Minions, dei soldati, delle famiglie reali e perfino, quando il Natale sarà alle porte, tante renne pronte a scortare Santa Claus in giro per il mondo. Con un oggetto così versatile la fantasia potrà volare ovunque lo vogliano i bimbi;
4) l’ultimo progetto all’insegna dell’eco-sostenibilità e dell’arte del riciclo ha come obiettivo quello di avvicinare i più piccoli alla raccolta differenziata. Un tema che va affrontato, vista l’età dei bambini, in un modo che sia semplice ma coinvolgente al tempo stesso. Il gioco attinente a questo tema dovrà essere simbolico e non prevede verbalizzazioni, dal momento che non sarebbero assolutamente in grado di capire le motivazioni che stanno dietro ad un’attività così complessa come, appunto, la differenziata. Il consiglio è quello di introdurre nell’ambiente del nido dei bidoni colorati sui quali incolleremo dei personaggi precedentemente realizzati. Ne inventeremo uno per ogni categoria di rifiuto, facendo in modo che l’aspetto del personaggio sia fortemente simbolico: il bidone della plastica sarà identificato da un buffo pupazzo a forma di bottiglia, quello della carta avrà il corpo a forma di libro e quello del vetro potrebbe avere le sembianze di uno specchio con tanto di braccia e gambe. Questi bidoni possono trovare collocazione nelle classi e nelle zone destinate a tutte le altre attività del nido, mentre quello riservato all’umido dovrebbe essere posto nelle immediate vicinanze della cucina: a livello simbolico stavolta potresti optare per un pupazzo a forma di patata, le cui sembianze possano ricordare ai bambini che in quel contenitore si possono gettare solo ed esclusivamente gli scarti di cibo.
Avvicinarli al mondo della raccolta differenziata non sarà facile, ma più iconici saranno i personaggi che creeremo e più sarà intuitivo per loro capire quale sia il bidone più appropriato per quel genere di rifiuto.