L’arrivo all’asilo, come creare riti che facilitino la separazione del bambino dai familiari

L’inizio dell’asilo è un momento importante per i bambini che segna il passaggio verso la socializzazione e l’autonomia. Inoltre, rappresenta il primo vero momento di separazione dai genitori. Questo cambiamento può comportare diverse reazioni emotive nei bambini, alcuni possono inserirsi facilmente nell’ambiente della scuola materna mentre altri possono dimostrarsi restii e fare i capricci. In questo articolo, forniremo alcuni consigli per facilitare la separazione del bambino dai familiari e rendere l’ingresso in asilo sereno.

L’ingresso in asilo nelle differenti fasi dello sviluppo

Le educatrici rivestono un ruolo molto importante nella costruzione di una routine d’ingresso in asilo. Questo processo consente di impostare correttamente la relazione educativa con i bambini, sin dal momento del loro arrivo, producendo notevoli benefici lungo tutto l’anno scolastico. Nei primi anni di vita dei bambini, realizzare dei riti, sia in casa sia al di fuori, gli permette di acquistare sicurezza e controllo dell’ambiente circostante e di non sentirsi disorientati. Inoltre, li abitua precocemente ad assumere i ruoli sociali, favorendo l’adattamento e l’inserimento in società. L’impostazione della routine d’ingresso in asilo varia a seconda dell’età del bambino.

I lattanti, dai 3 agli 8 mesi, che vanno all’asilo nido non sono ancora in grado di percepire a pieno la separazione dalla figura materna. La sua assenza transitoria non genera grandi difficoltà emotive e comportamentali poiché le strutture mentali infantili, non ancora del tutto sviluppate, non danno origine a rappresentazioni e ricordi materni. Il disagio nei lattanti è causato fondamentalmente dal cambiamento della routine quotidiana e delle cure ricevute. La situazione cambia intorno ai 9 mesi, quando i bambini iniziano a distinguere i familiari dagli estranei ed emerge la paura di separarsi dai genitori. In questa fase, possono mostrare ansia da separazione e pianto, quando devono andare all’asilo. Superati i 12 mesi, i bimbi iniziano a sviluppare un naturale bisogno di indipendenza, a cui però si contrappone il desiderio di rimanere vicini alla madre, vista come luogo sicuro dove rifugiarsi. In questo momento dello sviluppo, i bambini possono avere reazioni ambivalenti al momento del distacco con i familiari che devono essere trattate dalle educatrici con strategie educative mirate.

Consigli su come facilitare la separazione tra bambini e genitori

Il momento dell’inizio dell’asilo può comportare un forte cambiamento nella vita dei bambini che stravolge la loro routine quotidiana, generando reazioni di tipo emotivo, cognitivo e comportamentale. Di seguito, proponiamo alcuni trucchi che possono aiutare le educatrici a rendere questa fase meno problematica e a migliorare il benessere dei bambini all’asilo:

– Approcciarsi ai bambini nel modo giusto: creare una sana empatia con i bambini è molto importante per stabilire una relazione di fiducia e facilitare l’adattamento all’asilo. Approcciarsi ai bambini mostrando loro comprensione, li aiuta a sentirsi capiti nel loro disagio e ad affrontare meglio la difficoltà di inserirsi in un contesto nuovo. La gestualità e il tono di voce sono aspetti importanti nella comunicazione con i più piccoli. Infatti, quest’ultimi sono molto sensibili al linguaggio non verbale e possono percepire, meglio degli adulti, quando sono ben voluti e quando, invece, si è insofferenti alla loro presenza. Accogliere sempre i bambini con un sorriso, utilizzando un linguaggio dolce e affabile. Inoltre, utilizzare un tocco sicuro ma delicato, che li faccia sentire protetti e allo stesso tempo che non invada il loro spazio personale. Infine, fornire loro delle rassicurazioni e spiegargli come si svolgerà la giornata in asilo, è un altro aspetto importante che facilita l’ingresso in asilo e combatte il naturale disorientamento dei bambini;

– Curare l’ambiente: l’asilo dovrebbe essere un luogo creato su misura per i bambini e strutturato in base alle loro esigenze. Al loro arrivo, i bimbi devono essere accolti all’interno di un ambiente stimolante e confortevole, dove possano sentirsi sicuri. Creare delle attrazioni all’interno della classe, può essere un incentivo che aiuta il bambino a separarsi più facilmente dai genitori. É consigliabile ospitarli in uno spazio ampio, colorato e luminoso, suddiviso in diverse aree per lo svolgimento di differenti attività. In una zona specifica della classe va predisposto un angolo morbido con tappeti e cuscini, dove il bambino può ambientarsi e concedersi attività tranquille. Un’altra zona dovrà essere predisposta per il gioco libero, per lasciare il piccolo libero di esprimersi e muoversi. Si consiglia di rendere l’ambiente ricco di materiali e giocattoli di diverse tipologie, al fine di attirare l’attenzione dei bambini di differenti età e attitudini. Infine, è possibile predisporre un’area per le attività strutturate, come quelle prescolastiche, mantenendo sempre un arredamento con caratteristiche adatte ad un pubblico infantile;

– L’importanza degli oggetti transizionali: può capitare che alcuni bambini si portino degli oggetti da casa. Si tratta di una situazione tipica nello sviluppo infantile che ha un chiaro significato psicologico per i bambini. Infatti, portare con sè un oggetto familiare all’interno di un contesto sconosciuto, è per i bambini un modo per combattere il disagio causato dalla separazione dai genitori. Si tratta di uno strumento che favorisce la naturale transizione dalla fase di dipendenza materna, alla fase di indipendenza e autonomia. Le educatrici dovranno gestire questo evento con strategie specifiche. Una di queste consiste nello spiegare al bambino che potrà portare con sè l’oggetto ma dovrà tenerlo nel suo armadietto e riprenderlo solo quando arriverà il momento di tornare a casa. In questo modo, il bambino può gestire l’ansia da separazione e, allo stesso tempo, conformarsi alle regole del contesto nuovo in cui si è inserito, aprendosi con sicurezza a nuovi stimoli ed esperienze. Non bisogna mai negare ai bambini la possibilità di portare con sè gli oggetti transizionali poiché potrebbe causare un incremento del loro disagio e difficoltà di adattamento;

– Curare la relazione con i familiari: anche i genitori possono avere difficoltà a separarsi dai figli al momento dell’arrivo in asilo. Questa ansia può essere percepita dai bambini e incrementare la loro insicurezza verso il nuovo ambiente. Per questo motivo, è importante che le educatrici si pongano verso i genitori in modo affabile e rassicurante, fornendogli tutte le informazioni necessarie, con calore e umanità. É consigliabile accompagnare personalmente ogni bambino, sia al momento del suo arrivo sia al momento di salutarsi. In questo modo, si diviene un punto di riferimento per i genitori e si favorisce l’instaurazione di una relazione di fiducia reciproca. Se i familiari sono ben predisposti verso le educatrici, i bambini riusciranno ad affidarsi a loro più facilmente, mostrando meno segni di disagio.

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