Il linguaggio socializzato è fondamentale per lo sviluppo del bambino. Gli permette di rafforzare il senso di identità e di stabilire delle relazioni con il mondo circostante. Favorire questa capacità in asilo nido e nella scuola dell’infanzia, aiuta i bambini verso una crescita sana e un migliore inserimento in società nella vita adulta.
L’importanza della socializzazione nella prima infanzia
Intorno agli anni ’60 molti studi hanno iniziato ad occuparsi dello sviluppo infantile, analizzando i meccanismi legati alla socializzazione, fin dalla tenera età. Autori come Piaget, hanno sostenuto l’importanza che l’interazione svolge nello sviluppo sociale e cognitivo del bambino. Il contesto familiare e la scuola sono i principali mezzi di socializzazione che i bambini piccoli hanno a disposizione per imparare a comunicare e ad interagire con gli altri. La socializzazione è un processo lento e inarrestabile che porta l’individuo ad inserirsi in società, applicandone norme e comportamenti. Lo sviluppo del linguaggio socializzato si può suddividere in due fasi: la prima è la socializzazione primaria e avviene essenzialmente all’interno della famiglia; in questa fase, i bambini iniziano a conoscere in modo generalizzato ruoli e atteggiamenti dei membri della famiglia, comprendendo alcune regole proprie della vita sociale, riproposte nella loro quotidianità. Nella socializzazione primaria il bambino è dipendente dagli altri poiché non può scegliere liberamente le persone per lui importanti. La fase della socializzazione secondaria, invece, subentra quando il bambino inizia ad andare a scuola e a confrontarsi con persone diverse da quelle del nucleo familiare. In questo periodo, il bambino comprende che la famiglia non è l’unico mondo esistente e inizia a metterne in discussione i paradigmi. Ciò può generare ansie e tensioni, riscontrabili nel gioco. Il linguaggio socializzato è quella forma verbale che il bambino utilizza per comunicare con l’esterno e stabilire legami. Dunque, si tratta di un’abilità sociale fondamentale per il corretto sviluppo del bambino ed è un processo che persiste per tutta la vita.
Come si sviluppa il linguaggio socializzato in età prescolare
Lo sviluppo del linguaggio socializzato in età prescolare avviene in modo lento, fin dai primi mesi di vita. Durante le prime settimane di vita, i neonati socializzano col mondo mediante i sensi. Mostrano reazioni al contatto fisico e lo ricercano, per soddisfare i loro bisogni. Intorno ai 4 mesi, i bambini iniziano ad esprimersi con i primi vocalizzi e diventano più aperti alle persone della famiglia, creando legami di attaccamento privilegiati. Verso i 7 mesi, il bambino comincia a muovere più attivamente gli arti e ad interessarsi agli altri bambini, applicando i primi processi di imitazione. Tra i 10 e i 18 mesi iniziano a manifestarsi le prime ansie da separazione: infatti, in questa fase, i bambini sono combattuti tra il loro desiderio di esplorare il mondo e la paura di lasciare il contesto familiare. Intorno ai 2 anni, i piccoli iniziano a parlare e comunicare con le altre persone, imparando ad instaurare relazioni di amicizia. Fino ai 36 mesi, i bambini sono molto egocentrici e hanno ancora difficoltà a mettersi nei panni altrui nelle relazioni. Tuttavia, è una fase normale del processo di sviluppo che poi muta col passare dei mesi e con le esperienze acquisite.
Dai 3 anni in poi comincia la vera socializzazione con i coetanei che gli permette di mettere in pratica diverse abilità e stabilire relazioni. L’interazione linguistica porta anche alla formazione di competenze affettive, come l’empatia. Tale abilità si sviluppa soprattutto nel gioco dove il bambino può esprimere liberamente il proprio mondo interiore. Al gioco in parallelo, si sostituisce quello interattivo, dove i bambini giocano tra loro, utilizzando il linguaggio verbale. L’attività ludica è molto importante per la socializzazione poiché permette al bambino di rappresentare e comprendere ciò che accade nella vita quotidiana, manifestando le emozioni associate all’esperienza. Inoltre, il gioco consente di condividere la propria esperienza di vita con altri bambini, confrontandosi e creando legami. Per questo motivo, in asilo nido è fondamentale ricreare dei momenti dedicati al gioco libero, lasciando decidere ai piccoli cosa fare e con chi farlo.