La fantasia nei bambini dai tre ai sei anni

Nella mente del bambino dai tre ai sei anni avvengono alcuni ragionamenti che si possono distinguere in due gruppi molto diversi, una la possiamo chiamare attività razionale e un’altra attività fantastica.

Le attività razionali e fantastiche danno vita e forma a dei pensieri diversi nel bambino.

I pensieri razionali vengono espressi da forme di ragionamento intuitivo, mentre quelle fantastiche da rappresentazioni mentali, ovvero da immagini e figure, originarie dalla realtà. Queste immagini e figure, successivamente si dividono in qualcosa di più semplice per poi riunirsi in qualcosa di più elaborato.

Di seguito verrà data una spiegazione pratica di questo processo. Il bambino dopo aver avuto il confronto con la realtà, riprodurrà delle immagini e figure totalmente diverse da quelle con cui si è confrontato nel mondo reale.

Questi pensieri che provengono dalla sfera fantastica sono in continuo cambiamento, si muovono e si trasformano creando nel bambino un’infinita attività ludica, ovvero il bambino manifesta continuamente una nuova immagine forma, di fatti e di oggetti che ritrova nel quotidiano.

Questa attività continua, per molti psicologi è spesso associata alle sensazioni, emozioni e alle volte è la motivazione del perché il bambino prova dei continui turbamenti nel rivivere e rielaborare le sue paure.

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Quali sono gli effetti della fantasia sui pensieri del bambino e dove li possiamo ritrovare? 

La fantasia ha degli effetti benefici sul bambino, utilizzando l’immaginazione il piccolo riesce a confrontarsi con la realtà.

Si può trovare la fantasia in diversi ambiti: nei pensieri dei più piccoli, nelle favole e nei giochi. La fantasia il bambino la ritrova sia nei giochi che sceglie di fare singolarmente, sia in quelli che sceglie di fare in gruppo.

Perché una situazione può risultare estremamente difficile per un bambino? 

I bambini ogni volta che hanno un confronto con la realtà provano delle emozioni di disagio e sconforto, queste sensazioni sono dovute a molteplici fattori.

Nella vita quotidiana il bambino si trova ad affrontare una serie di difficoltà che lo portano ad avere una visione negativa della realtà. Spesso queste avversità portano il bambino a concepire il reale in modo rischioso e “cattivo”. La parola “cattivo” è importante per capire il ragionamento dei bambini, è comunemente usato dai più piccoli per descrivere “qualcosa che non piace”.

Spesso i bambini dai tre ai sei anni hanno paura del buio e paura degli estranei, un modo efficace per affrontare questi disagi sono la trasformazione e la rielaborazione delle fiabe.

Il bambino quando si trova in una dimensione magica e fantastica come la favola o la fiaba, riesce a trasformare la sua paura. I personaggi, i buoni e i cattivi aiutano il piccolo ad affrontare le vicende che quotidianamente deve affrontare. Spesso i personaggi delle fiabe diventano i protagonisti dei fatti e il bambino con l’immaginazione e l’immedesimazione riesce a capire come comportarsi per vincere le sue paure.

Per il bambino la fantasia è il suo rifugio, grazie all’immaginazione riesce a reinterpretare gli avvenimenti, i fatti e le circostanze che si trova ad affrontare nella vita quotidiana. Utilizzando la fantasia il bambino può trasformare la realtà in avvenimenti immaginari gradevoli.

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