Differenziare i rifiuti ormai è una pratica obbligatoria in quasi tutti i Comuni d’Italia. Le scuole si sono attrezzate da tempo con appositi contenitori per evitare di dover separare la spazzatura in fase di conferimento. La ragione è duplice ed è anche strettamente didattica. Non si tratta quindi di una pratica che viene effettuata solo per una questione inerente alla normativa specifica ma è una questione di educazione ambientale. Già a partire dall’asilo nido i bambini devono imparare che per vivere meglio bisogna fare molta attenzione a produrre meno rifiuti possibile differenziandoli correttamente. Gli insegnanti si riuniscono periodicamente e stabiliscono insieme al personale ausiliario quali sono le strategie migliori da adottare per sensibilizzare i bimbi.
Crescere rispettando l’ambiente
Quando un bambino getta a terra una cartaccia ovviamente l’educatore interviene per far capire che si tratta di un comportamento scorretto. Tuttavia il richiamo non è sufficiente poiché c’è bisogno di una vera e propria consapevolezza che può essere stimolata facendo sentire grande il piccolo alunno. La confezione della merendina il più delle volte è di plastica. Il bambino deve acquisire la capacità di riconoscere quel tipo di materiale. Dopodiché può comportarsi da adulto, scegliendo il giusto contenitore dove gettare il rifiuto. La collaborazione attiva e l’autonomia sono i migliori alleati per le insegnanti.
Il tatto e il gioco
Per gli alunni molto piccoli può essere veramente complesso riconoscere i differenti materiali. Talvolta perfino le persone adulte non riescono a capire dove deve essere gettato un oggetto, specialmente quando si tratta di tetra pack o di altri elementi misti. Il tatto è fondamentale per far capire di che materiale si tratta. Giocare a toccare la carta, l’alluminio, la plastica, il legno e tutti gli altri materiali può essere molto utile. I bambini possono divertirsi provando a indovinare di cosa si tratta, magari ad occhi chiusi e partecipando al gioco a turno. Gli educatori devono però fare precise raccomandazioni. Per esempio per quanto riguarda il vetro è sempre opportuno mettere in guardia i bambini dal rischio di procurarsi ferite: bisogna evitare assolutamente di raccogliere i frammenti delle bottiglie rotte.
Spiegare come si possono trasformare i rifiuti
I bambini per poter essere veramente consapevoli dell’utilità della raccolta differenziata devono apprendere le trasformazioni dei materiali. A questo proposito potrebbe essere proposta la storia di un boscaiolo che taglia gli alberi dai quali si ricava la cellulosa e successivamente la carta. La narrazione può essere fatta a voce, aiutandosi con alcune illustrazioni oppure ricorrendo a mezzi multimediali come brevi filmati. Il bosco progressivamente si riduce e non restano più alberi. Per evitare che ciò accade si può ricorrere al riciclo. Utilizzare nuovamente la carta contribuisce a un minor consumo complessivo. In questo modo il bambino capisce che sta facendo qualcosa di utile e di concreto per salvare gli alberelli. Nelle illustrazioni che sono state utilizzate deve essere chiaro che nel frattempo crescono altri alberi e si riesce a garantire un equilibrio naturale ottimale. Nella prima infanzia è importante trasmettere sempre messaggi semplici, diretti e positivi, che sono decisamente preferibili ai rimproveri. L’altro grande classico nelle attività per insegnare ai bambini della scuola dell’infanzia la raccolta differenziata è il riuso. Le bottiglie di plastica potrebbero diventare un utile semenzaio dove far crescere le piante delle erbe aromatiche. Fuori dall’asilo può essere posizionata una compostiera per la concimazione naturale di un orticello.
Decorare i cestini con disegni fatti dai bimbi
L’asilo è attrezzato per la raccolta differenziata. Il personale delle pulizie sa come operare nel pieno rispetto dell’ambiente. Quando vengono trovati, magari a causa di un errore dei bambini, alcuni rifiuti nei cestini sbagliati, le bidelle e le insegnanti procedono a separare manualmente la spazzatura, assicurando che l’istituto non produca un’eccessiva quantità di rifiuti indifferenziati. Il miglior suggerimento, tuttavia, è quello di far partecipare gli alunni alla collocazione dei cestini e nell’organizzazione della raccolta differenziata. I bimbi devono prendere padronanza con i colori che sono associati al materiale da gettare nello specifico cestino. Perciò coinvolgerli facendo disegnare le immagini sui cestini e colorare insieme alle insegnanti è un’ottima attività, tramite la quale si può riuscire a cogliere il duplice obiettivo del divertimento e della sensibilizzazione ecologica.
Il supereroe che differenzia i rifiuti
Un’idea originale per imparare a fare la raccolta differenziata divertendosi è quella di inventare la figura di un supereroe che salva il mondo dall’inquinamento. Il personaggio di fantasia può essere riprodotto in un video da far vedere su un tablet o su un altro dispositivo. In alternativa si può disegnare un fumetto e ovviamente bisogna rendere partecipi i bambini che colorano le illustrazioni e che portano a termine la storia insieme alle insegnanti. Il supereroe spiega quali sono i materiali che possono essere riciclati, fa vedere come vengono riciclati e all’occorrenza interviene per correggere i comportamenti sbagliati aiutando le persone a rispettare l’ambiente.