Giardino sensoriale all’asilo per aiutare i bambini ad approcciarsi con la natura

Perché progettare un giardino sensoriale
Già nei primi anni del 1900, Maria Montessori aveva mostrato la relazione fondamentale che esiste tra infanzia e natura e ne aveva colto le grandi potenzialità educative. Il metodo Montessori prevede infatti l’immersione del bambino in un ambiente naturale, nel quale possa vivere liberamente la natura, attraverso attività che coinvolgano tutte le aree evolutive, da quella cognitiva a quella psico-fisica ed emotiva. Per questo la Montessori raccomandava in ogni scuola un giardino che fosse un luogo per esplorazioni e scoperte da parte dei bambini.
Il giardino sensoriale, in particolare, è uno strumento educativo divertente che, seguendo le indicazioni montessoriane, consente ai bambini di esplorare e conoscere i propri sensi e la natura. In questo ambiente di apprendimento sicuro i bambini della scuola dell’infanzia possono essere immersi nei profumi, nelle forme, nei suoni e nei colori delle piante e degli elementi naturali come l’acqua o il vento. Mentre si trovano in giardino, sono incoraggiati a toccare, odorare, gustare e generalmente interagire con l’ambiente che li circonda.

Questo mette in moto i loro processi cognitivi: i bambini infatti non riescono a immaginare niente nella loro mente finché non lo hanno percepito attraverso uno o più dei loro sensi e poi lo hanno sperimentato. Essi conoscono il mondo attraverso i loro sensi. I materiali all’interno dei giardini sensoriali consentono ai bambini di sperimentare un senso alla volta isolando le diverse sensazioni. Questo processo li aiuta a creare un ordine nel mondo che li circonda. Uno degli scopi principali dei giardini sensoriali infatti è proprio quello di favorire il bambino nel processo di classificazione del proprio ambiente. Attraverso un percorso guidato tra i sensi sviluppa la capacità di raffinare e classificare le percezioni. Ciò consente l’ordine e porta a un pensiero logico.

Il processo cognitivo che i giardini sensoriali vogliono favorire si compone delle seguenti fasi:
1) sensazione: il bambino riceve stimoli sensoriali
2) percezione: elabora le informazioni provenienti dai sensi
3) classificazione: raggruppa per similitudine o per contrasto le informazioni sensoriali
4) ri-esperienza: sperimenta più volte le sensazioni
5) linguaggio: è spinto a descrivere le proprie sensazioni interagendo con gli altri
6) assimilazione: fa proprie le nuove informazioni, incorporandole nel suo patrimonio cognitivo
7) astrazione: è capace di rievocae mentalmente l’immagine o la sensazione.
Ripetendo gli esercizi e i giochi legati ai sensi e sperimentando l’ambiente il bambino riesce a padroneggiarlo.

Per bambini con disordini sensoriali
I bambini che manifestano disordini di elaborazione sensoriale (SPD) tendono ad avere reazioni estreme alla stimolazione delle sensazioni in quanto o reagiscono in modo eccessivo, o al contrario non manifestano alcuna reazione. Ciò può essere causato da autismo o lesioni cerebrali ma spesso anche in molti bambini che non hanno diagnosi di alcun tipo si registra una incapacità di collegare le informazioni provenienti dai sensi. Questo può portare a difficoltà di apprendimento, a ritardi nello sviluppo cognitivo o a sviluppare disturbi di tipo ossessivo-compulsivo. Un giardino sensoriale può essere molto terapeutico per i bambini che manifestano problemi sensoriali: sarà un luogo con una funzione calmante per bambini iper-reattivi agli stimoli e un modo dolce e sicuro per stimolare i sensi dei bambini che tendono ad essere ipo-reattivi. In questo tipo di ambiente i bambini con autismo e altri disturbi dell’elaborazione sensoriale si sentiranno sicuri e a loro agio nell’esplorare i loro sensi senza venirne sopraffatti.

Come creare un giardino sensoriale
Innanzitutto, anche se non hai a disposizione grandi spazi potrai creare un giardino sensoriale utilizzando anche solo una piccola aiuola, un terrazzino o una finestra. L’importante è che ogni asilo abbia un sia pur piccolo spazio verde che includa i cinque sensi.
Vista: La vista andrà stimolata attraverso i colori, le forme, il movimento, la luce e l’ombra. Puoi piantare fiori di vari colori che fioriscono in tempi diversi dell’anno, piante di dimensioni diverse, con foglie variegate e di forma e colore differenti, erbe, alberi fioriti e arbusti, che preferibilmente attirino anche farfalle e uccelli.
Udito: il rumore del vento tra le foglie, il fruscio dell’erba o il canto degli uccelli forniscono già stimoli significativi. Per arricchire le eseprienze uditive potrai includere nel giardino sensoriale dell’acqua che scorre, magari in una fontana, oppure delle campanelline o un sonaglio a vento fatto di canne di bambù.
Tatto: i ciottoli, il muschio, la corteccia degli alberi, le foglie delle piante grasse, i fiori morbidi alleneranno il tatto dei piccoli. Includi nel giardino anche tessuti e giocattoli di materiali diversi per un’esperienza sensoriale completa.
Olfatto: pianta fiori profumati ed erbe aromatiche e incoraggia i bambini ad annusare l’erba, il muschio e i trucioli di legno.
Gusto: portare alla bocca gli oggetti è il modo preferito dei bambini per apprendere. Perciò evita piante tossiche e dai spazio a piccoli alberi da frutto o anche piantine di fragole, fiori commestibili, arbusti di mirtilli e more senza spine o una piccola pianta di vite.

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