Durante l’inverno, sia adulti che bambini, hanno esigenze nutrizionali diverse rispetto ai periodi caldi dell’anno. Ad esempio è necessario incrementare leggermente l’apporto calorico giornaliero dell’alimentazione invernale, prediligere pasti caldi che non affatichino od infastidiscano l’apparato digerente ed integrare nella dieta quotidiana cibi vitaminici e propedeutici al supporto delle naturali difese immunitarie.
L’alimentazione invernale per i bambini in svezzamento
All’asilo nido, dove sono presenti bimbi anche molto piccoli, ci si trova spesso a dover proporre pasti specifici per la delicata fase dello svezzamento. Fino all’anno di età, infatti, ai piccoli sono negati diversi alimenti e la base della loro alimentazione è ancora fortemente composta da prodotti a base di latte e latticini. In inverno, per fornire ai bambini in tenera età un buon quantitativo di vitamina C, visto che non si possono somministrare pomodori, agrumi e frutta ricca di questo enzima, si deve giocare di furbizia ed integrare, nel brodo vegetale delle prime pappe, le verdure concesse che ne sono grande fonte. Infatti non tutti sanno che le verdure a foglia verde come spinaci, insalata verde, carote, barbabietole e broccoli contengono quasi lo stesso quantitativo di vitamina C di mandarini, limoni e arance. Preparare la pappa per lo svezzamento integrando questi ortaggi al brodo vegetale, od al passato di verdura, sarà un ottimo modo per fornire ai più piccoli un buon quantitativo di questa vitamina importantissima per aiutare l’organismo a difendersi dai mali di stagione e ad affrontarli al meglio. Un altro elemento nutritivo molto importante per rinforzare il sistema immunitario e stimolare la corretta produzione di globuli bianchi è curare la flora intestinale. A questo proposito si possono usare alimenti ricchi di fermenti lattici vivi, concessi ai bimbi in svezzamento: lo yogurt a merenda è una delle abitudini più sane e più raccomandate dai pediatri, proprio per garantire il giusto apporto di probiotici. Si può accompagnare lo yogurt con pezzettini di frutta adatta a bimbi molto piccoli: mela, pera e banana: ottime fonti di vitamine e minerali. Per dolcificare va benissimo il fruttosio o lo zucchero d’uva naturale.
L’alimentazione invernale per bimbi dell’asilo nido da 1 a 3 anni
Per i bambini da 1 a 3 anni, ormai già completamente svezzati ma ancora in una fascia d’età molto delicata, è importante fare scelte alimentari varie. Questo li abituerà a sperimentare tutti i sapori e li aiuterà a diventare degli adulti con un sano ed equilibrato stile di vita. Inoltre, permetterà loro di assumere tutti i macro e micronutrienti che occorrono per avere le giuste energie ed il giusto supporto immunitario per affrontare i mesi freddi e le classiche epidemie influenzali al meglio. Come abbiamo già detto, in inverno è necessario alzare leggermente la quota calorica giornaliera. Non occorre eccedere, sarà sufficiente aggiungere all’alimentazione giornaliera un frutto, un paio di biscotti supplementari durante la colazione o una cucchiaiata di pastina in più. È importantissimo integrare nella dieta dei bambini in età da asilo nido frutta fresca e cruda, soprattutto quella ricca di vitamina C. Sì, quindi, a spremute d’arancia, a proporre mandarini a merenda o alla conclusione del pasto, sì anche a macedonie preparate con mele, banane, agrumi e kiwi. È molto consigliato anche l’utilizzo del miele, che dopo l’anno non è più controindicato, per addolcire latte, yogurt o frullati. Questo prezioso alimento ha proprietà emollienti naturali per la gola, protegge il sistema respiratorio ed aiuta in caso di tosse. Anche per questa fascia d’età vale il consiglio dell’uso di alimenti ricchi di fermenti lattici: yogurt e formaggini, i primi da offrire a merenda o come spuntino ed i secondi sciolti nella pasta, nel purè di patate o mangiati come secondo, se al bimbo piacciono.
L’alimentazione invernale per i bimbi della scuola dell’infanzia da 3 a 6 anni
I bambini dai 3 ai 6 anni che frequentano la scuola dell’infanzia, dovrebbero essere perfettamente in grado di mangiare tutto, in modo equilibrato e vario. Questa è un’età che prevede vari scatti di crescita, con relativi periodi di maggiorato bisogno calorico, che il bimbo dimostrerà con un aumento dell’appetito. È quindi consigliabile rincarare leggermente il numero di calorie giornaliere, aumentando di poco le porzioni, se il piccolo lo desidera. C’è da tenere presente che, nel periodo freddo, si può concedere qualche sgarro alimentare in più: una barretta di cioccolato insieme alla merenda, una cioccolata in tazza durante la sosta al bar con la mamma o una fetta di pizza o foccaccia supplementare sono accettabili. Non deve assolutamente mancare, soprattutto in inverno, nell’alimentazione del bimbo in età prescolare, un buon quantitativo di frutta e verdura quotidiana. Nei vegetali, infatti, si trovano non solo tutta la gamma delle vitamine ma anche minerali essenziali ed importanti a legare calcio e ferro, due micronutrienti dei quali, tra i 3 ed i 6 anni, c’è fondamentale bisogno, per promuovere una buona e sana crescita ossea e muscolare. Per lo stesso motivo è consigliabile proporre al piccolo, almeno due volte a settimana, un pasto a base di uova, ricche di vitamine D e grassi buoni.