Una scuola che offre il servizio di mensa scolastica interna è un valore aggiunto per ogni genitore. Sono diversi i motivi che rasserenano una famiglia quando sanno che il proprio bambino consumerà il suo pranzo fuori di casa, tra compagni e maestre, con i quali imparare le buone norme dello stare bene a tavola. Vediamo nel dettaglio le ragioni che rendono la mensa così importante.
Il pranzo: gioie e dolori di un bambino a tavola
Ogni genitore sa bene che tenere un bimbo piccolo seduto a tavola per tutta la durata del pasto non è un’impresa per niente facile. Ci saranno sempre motivi capaci di distrarre la sua attenzione e scuse per alzarsi e scappare via. A casa tutto diventa più complicato, perché il bambino, anche se ha delle regole, tende spesso a trasgredire, forte di essere nel suo ambiente e avere spesso l’aiuto di un genitore morbido o esasperato. Ma a scuola è un’altra storia! Le regole sono ferree e valgono per tutti! La maestra deve essere ferma nel farle rispettare per tutto il tempo necessario dedicato al pranzo. Ecco perché la mensa scolastica interna diventa un toccasana per una famiglia che vuole educare il proprio figlio in modo meno invasivo e probabilmente più divertente.
La mensa scolastica interna come mezzo per promuovere la sana alimentazione
Un altro importante motivo che rende la mensa scolastica interna, soprattutto nella scuola dell’infanzia, un elemento da valorizzare è la promozione della salute. Le maestre contribuiscono a far mangiare ai bambini del cibo sano e adeguato al loro fabbisogno. L’alimentazione negli ultimi tempi è stata argomento di dibattiti discordanti tra famiglie e nutrizionisti, che hanno posto l’attenzione sul problema di una scarsa concezione della salute in termini di cibo. Troppe calorie o troppo poche, non esiste più la mezza misura che invece deve essere messa in primo piano soprattutto quando si parla di bambini. L’inevitabile diffondersi di malattie alimentari come il diabete ha fatto scattare l’allarme nel settore e dato alla mensa a scuola un ruolo predominante, rivolto al mangiar sano sin da piccoli. L’importanza che il menù venga steso da una nutrizionista è ormai una cosa essenziale ed irrinunciabile per la salute dei bambini. Sarà poi compito delle maestre verificare che ogni bambino mangi tutto e aiutarlo anche ad apprezzare quello che non ama, per garantirgli tutto ciò di cui il suo fisico ha bisogno. La possibilità di avere una mensa scolastica interna comporta il fatto che i piatti siano preparati in modo perlopiù espresso, niente cibi preparati il giorno prima e riscaldati su piani ad induzione e tenuti dopo la cottura in vaschette che comunque potrebbero alternarne il sapore. Molti sondaggi dimostrano come i bambini dinnanzi allo stesso piatto prediligano un piatto cucinato espresso piuttosto uno portato da fuori e non solo i bambini, anche il corpo docente stesso si è espresso in tal senso. Altro punto poi è la preparazione e la conservazione dei cibi preparati che verranno poi somministrati ai bambini. l’idea che il cibo sia preparato a “km 0” da al genitore una sensazione di cibo di migliore qualità. Se è vero che ci sono degli organi formati da genitori preposti alle ispezioni dei luoghi dove vengono preparati i cibi dei bambini, è anche vero che queste ispezioni non sempre avvengono a sorpresa, o comunque si tende a pensare che il giorno dell’ispezione i cibi possano essere preparati con più attenzione in vista dell’ispezione.
La mensa come mezzo per imparare a mangiare tutto.
Si sa che i bambini fanno capricci quando si trovano davanti un piatto che non gli piace. La tendenza è di scartare il pasto e cercare altro da mangiare. All’asilo bisogna insegnare a tutti i bambini che non ci sono alternative e bisogna imparare a mangiare qualsiasi cosa, per il bene della propria salute. Come fare? Assolutamente esclusa ogni forma di imposizione! I piccoli si educano con il gioco e con l’imitazione. Se un bambino si trova a tavola un piatto di pasta con il minestrone di certo cominceranno le difficoltà. A quel punto entra prepotentemente in gioco la maestra, che con storielle pensate ad hoc e qualche attività ludica proposta in ricompensa, può far tornare l’appetito al bambino e fargli gustare un piatto che altrimenti non mangerebbe. Elfi, gnomi e fate possono aiutare in questo delicato momento. Perché non raccontare ai bimbi una bella storia fantasiosa di come nasce quella pasta con il minestrone? Se comincia a degustarla il primo bambino, per imitazione lo faranno anche gli altri. Un altro trucco potrebbe consistere nel modo in cui vengono presentate le pietanze: se si riuscisse a dare delle forme divertenti al cibo, sicuramente il bambino verrebbe attratto maggiormente ed incuriosito nell’assaggiare.
La mensa come mezzo per imparare le regole
Sia che il piatto sia di suo gradimento che nel caso in cui non rientri nelle sue preferenze, il bambino avrà la tendenza ad alzarsi da tavola. La mensa scolastica diventa un valore aggiunto anche perché aiuta a far apprendere le regole base dello stare seduti a tavola. Prima di sedersi, infatti, come maestra hai il dovere di ripassare le norme da rispettare (da ripetere almeno nei primi tempi!) e poi il dovere di farle seguire da tutti, senza eccezioni. Ma queste regole non riguardano solo la capacità di rimanere al proprio posto fino alla fine del pasto, ma anche di mangiare tutto e farlo da soli. Tanti bambini proprio all’interno della scuola materna imparano a mangiare in assoluta autonomia, perché vedono i propri compagni e li imitano. Pazienza e comprensione restano alla base di tutto: è normale per un bimbo piccolo sporcarsi e spesso non riuscire nemmeno ad impugnare bene le posate. Le prime basi si imparano tra le mura di casa, ma all’asilo la mensa ha il ruolo di sviluppare queste capacità, approfittando del fatto che si è in gruppo e si può imparare anche da chi già lo sa fare bene.
La mensa come mezzo di socializzazione
Un’altra ragione che esalta il ruolo della mensa scolastica è il suo potere di unire i bambini. La socializzazione non si sviluppa solo con il gioco e con le attività, ma anche quando si è seduti tutti insieme attorno ad una tavola. I bambini possono mangiare più velocemente e più allegramente se si crea un bel gruppo, pronto ad aiutarsi e confrontarsi anche mentre si mangia.